I rapporti si erano ormai logorati da tempo e non si poteva più andare avanti. Tra Pro Loco e Comune di Lenola non c’erano più le condizioni per portare avanti un dialogo costruttivo. È il presidente della Pro Loco Antonio Fasolo a riaccendere la miccia sulla decisione dell’associazione di promozione turistica di rompere con la convenzione di collaborazione con l’ente. Ciò che maggiormente ha colpito, però, è stato l’atteggiamento aggressivo della maggioranza del sindaco Andrea Antogiovanni che, rispondendo alla decisione della Pro Loco, ha attaccato duro l’associazione. «Ci saremmo aspettati dall’amministrazione comunale un atteggiamento più equilibrato» scrive Fasolo in una lettera aperta. Che se la prende in particolare per l’attacco frontale sferrato dalla giunta del sindaco Antogiovanni a proposito di presunti danni all’intera cittadinanza conseguenti alla scissione della convenzione per volere della Pro Loco. «L’amministrazione - si legge nella lettera - è venuta meno a una sua funzione di super partes dichiarando che la nostra associazione, con la decisione di recedere dalla convenzione firmata lo scorso luglio, abbia arrecato un danno a Lenola. È un’accusa grave dai contenuti falsi e azzardati». La decisione non sarebbe stata un fulmine a ciel sereno, la rottura era già nell’aria. «Se si è deciso di recedere - afferma Fasolo - è stato unicamente perché non si vuole subire pressioni per mettere in pratica atti non solo inopportuni ma addirittura illegittimi sul piano del procedimento amministrativo. La Pro Loco di Lenola - conclude il presidente Fasolo - continuerà ad andare avanti con tutta tranquillità nonostante le velate minacce di ostacoli vari. Ogni richiesta di collaborazione, da chiunque provenga, sarà ben gradita».Â