«La voce è poco rassicurante ma molto attendibile». Per la Chirurgia dellâospedale di Fondi potrebbe essere arrivato il momento dei titoli di coda. Unâipotesi che, così come lâhanno appresa gli attivisti del Comitato pro ospedale e della Fondazione âSan Giovanni di Dioâ, intendono riportare. Condita, come è inevitabile, da timori e rabbia. «Se fosse vero sarebbe lâepilogo del sistema sanitario non soltanto dellâospedale di Fondi ma dellâintero presidio centro che vede accomunati in questo difficile percorso per la difesa dei servizi ai cittadini sia la struttura fondana che quella di Terracina» afferma Lucio De Santis del Comitato.
Lâipotesi è che lâazienda Asl possa decidere di ridurre ancora il servizio di Chirurgia, al momento relegato a un day-surgery. E pensare che fino a un anno fa in via San Magno câera un reparto chirurgico la cui qualità era riconosciuta da tutti. Poi arrivò lâestate, le corsie vennero svuotate con la giustificazione che si trattava di un provvedimento temporaneo e ridotto allâestate. Ma passata la bella gestione il servizio non è stato più ripristinato. «Il timore è che possa succedere lo stesso» sbotta il Comitato. In passato non si era creduto alle voci e ci si ritrovò con le decisioni già prese e lâimpossibilità di fare qualcosa per fermarle. «Oggi vogliamo prevenire il problema. Se si inizia a parlare di ulteriori tagli è bene che si faccia subito chiarezza» sostiene De Santis.Â