Le procedure di esproprio per la nuova caserma dei carabinieri in via Spinete a Fondi non sono mai state perfezionate. Tanto che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero della Difesa, è stato condannato dal Tar di Roma al risarcimento danni nei confronti dei privati. Per quanto riguarda la struttura, invece, due le strade percorribili: o l’acquisizione al patrimonio, chiaramente non con valore retroattivo, o la restituzione ai legittimi proprietari previo ripristino dello stato dei luoghi. In ogni caso la decisione dei giudici amministrativi, passata in giudicato in quanto non appellata innanzi al Consiglio di Stato, poneva dei paletti chiari: il Ministero avrebbe dovuto attivarsi entro 120 giorni dalla notifica della sentenza di primo grado. Cosa che non è avvenuta, tanto che i proprietari del lotto hanno presentato un nuovo ricorso al Tar per chiedere l’esecuzione della sentenza del 13 aprile 2015. La decisione dei giudici amministrativi è arrivata nei giorni scorsi, con l’ordinanza agli enti competenti di intervenire entro e non oltre 90 giorni, poiché altrimenti sarà nominato un commissario ad acta.

L'articolo completo nell'edizione di Latina Oggi in edicola e in versione digitale del 14 giugno 2016