L'era Fargiorgio può avere inizio. Sembra confermata la convocazione del primo Consiglio comunale per il prossimo 23 giugno, e già a Itri è gara per il toto giunta. Nella sua maggioranza, tanti volti nuovi ma non tutti. Sei le donne, che con Elena Palazzo e Paola Ruggieri, rimaste all’opposizione, si spartiscono a metà con gli uomini il Consiglio in materia di genere. Dei volti noti troviamo di sicuro Pietro Di Mascolo, storico esponente dell'Udc, seduto all'opposizione durante la giunta De Santis insieme al collega Andrea Di Biase, entrambi firmatari della sfiducia e ora in maggioranza. E ancora ritroviamo Mattia Punzo, ex presidente della Pro Loco da circa un anno, rappresentante di quell'associazionismo locale che interloquisce senz'altro con Fargiorgio se è vero, come è vero, che l'avvocato è da circa 10 anni presidente del comitato dei festeggiamenti patronali. Come Tiziana Ialongo, figlia di Giovanni, ex presidente del Parco dei Monti Aurunci in quota Pd. O dell'avvocatessa Vittoria Magiarra, volto nuovo e promettente, politicamente sostenuta dall'ex presidente del Consiglio comunale Umberto Papa. C'è pure Paola Soscia, la più votata. Per un pelo non si sono trovati lasciti di Giuseppe De Santis. Lui, l'ex sindaco cacciato via, difeso fino alla fine solo dalla sinistra di Luca Iudicone e Paola Ruggieri (con lui assessori e ora consiglieri d'opposizione), ha deciso di appoggiare la lista Fargiorgio sostenendo in qualche modo il candidato Nicola Di Fazio, rimasto però primo dei non eletti. 

Il minestrone di Fargiorgio, in definitiva, si tiene a distanza dai partiti come fece De Santis, stavolta però non c’è quella sinistra più radicale che tanti problemi (ma anche tanto sostegno) aveva dato a Peppino. Luca Iudicone e Paola Ruggieri, unici eletti della lista CambiAmo Itri, sono nella minoranza. Il Pd, invece, resta fuori. Una grande soddisfazione se la prende invece l’eletto del Movimento 5 Stelle Osvaldo Agresti, unico pontino pentastellato ad entrare in un Consiglio comunale. A lui, si vocifera, siano arrivati i più vivi complimenti dalle alte dirigenze dei grillini.