La società Porto di Sperlonga, che ha ottenuto nel 2012 in concessione Torre Truglia - alla luce delle esternazioni del gruppo di minoranza “Cambia Sperlonga”-, interviene sulla gestione del monumento e spiega che la società ha versato un canone di mille euro annue all’ente locale, curando la «onerosa manutenzione ordinaria» e garantendo l’accesso al pubblico. Questo grazie anche alla collaborazione dell’associazione “The Moon Fish”, effettuata a titolo gratuito con una convenzione sottoscritta nel 2014. Negli ultimi mesi – spiegano – alcuni utenti del porto hanno chiesto di organizzare brindisi d’accoglienza sul terrazzo, in alcuni dei quali «vi sono state ricorrenze personali». L’associazione ha aderito alle richieste, ma – si specifica - «senza pregiudicare la fruizione pubblica» e ottenendo anche dei liberi contributi destinati al finanziamento di attività culturali. «Porto di Sperlonga srl – concludono – rimane a disposizione per collaborare con il Comune di Sperlonga al fine di garantire la fruizione pubblica di Torre Truglia, in modo da promuovere l’approdo turistico e Sperlonga come località di turismo balneare e culturale».