Oltre il danno anche la beffa. E così, se la Rai ha ambientato in una sua fiction un presunto traffico illecito di rifiuti a Fondi provocando lo sdegno del sindaco Salvatore De Meo, anche per il tribunale di Latina non era stato compiuto alcun atto illecito. Il primo cittadino, con unâapposita delibera della sua giunta, aveva autorizzato il Comune a prendere la via legale, affidando la pratica ad avvocati di primo livello tra cui il costituzionalista di fama Alfonso Celotto. Lo scorso agosto il tribunale di Latina aveva di fatto respinto lâistanza dellâamministrazione comunale, archiviando la pratica e condannando lâente municipale al pagamento delle spese legali. Oggi è lâufficio affari generali a riprendere la questione, ma questa volta per liquidare le spese legali così come ordinato dal tribunale. Per le casse municipali, una stangata da oltre 4 mila euro. La causa, come si ricorderà , arrivò a seguito di una querelle sorta dopo la messa in onda sulla Rai, lo scorso febbraio, della fiction âIo non mi arrendoâ, interpretata dallâattore Beppe Fiorello e dedicata alla memoria di Roberto Mancini, poliziotto deceduto a causa di una malattia contratta durante le indagini nella Terra dei fuochi. Alcune scene vennero ambientate in un finto banco alimentare di Fondi. Apriti cielo, il sindaco prese le vie legali contestando il comportamento della Rai che, a suo modo di vedere, danneggiava lâimmagine di Fondi. Ora il Comune dovrà anche rimetterci oltre 4 mila euro di spese legali a favore della Rai.Â
Fiction "offensiva", causa persa e stangata per le spese legali
Fiction "offensiva", causa persa e stangata per le spese legali
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