Sconti in secondo grado per gli imputati in tribunale per l'omicidio dell’ex diacono Patrizio Barlone a Monte San Biagio. Salvatore Avola, Carmine Marasco e Antonio Imperato, tutti di Napoli e considerati gli esecutori materiali del delitto, dopo la condanna di primo grado e con rito abbreviato a trenta anni, sono stati condannati in Appello a diciotto anni. Salvatore Scarallo, pure lui campano, e il fondano 53enne Aldo Quadrino, ritenuti i mandanti della rapina finita male, sono passati da venti a quindici anni di pena. Cambia infine la posizione dell’ultima imputata, l’unica donna del sodalizio criminale, Vincenza Avola, condannata in primo grado a sei anni limitatamente al reato di rapina. I giudici della Corte d'Appello hanno quindi ridimensionato le accuse.  
“Don” Patrizio Barlone venne malmenato e ucciso nel febbraio di due anni fa mentre a Monte San Biagio erano in corso i festeggiamenti per l’ottavario del santo patrono. Raggiunto in casa, venne picchiato a sangue. Si trattò di una rapina finita male.