Il cimitero scoppia ma i vincoli bloccano i lavori. Non si possono costruire nuove tombe, non si può ampliare il camposanto, non si può più seppellire. Il cimitero di Monte San Biagio, sull'Appia, è diventato "intoccabile". Eppure la struttura da tempo fa registrare il tutto esaurito e il Comune le sta provando tutte per uscire dall'emergenza.
A bloccare i lavori sono i vincoli imposti dal Pai, il Piano di assetto idrogeologico che individua nell'area in cui sorge il cimitero una zona a rischio. Quindi ogni nuovo tipo di intervento è bandito. Dalla Regione, fino a oggi, non hanno rilasciato i nulla osta e realizzare nuove costruzioni e l'ente municipale è dovuto correre ai ripari con soluzioni più o meno fantasiose. Alla rotazione delle salme si è affiancata l'idea di pagare loculi prefabbricati. Moduli a tempo determinato, per così dire. Ne arriveranno circa 150. Intanto, però, sono state requisite - non senza malcontenti da parte dei cittadini, addirittura ricorsi al Tar - i loculi liberi nelle cappelle private. Per non scontentare nessuno e rendere la faccenda meno impopolare di quella che è, si è addirittura scelto di tirare a sorte le tombe che dovevano essere requisite prima. Insomma, un roulette con le tombe.
Adesso però l'ente del sindaco Federico Carnevale vuole uscire dal pantano burocratico-amministrativo in cui si è ritrovato. Nei giorni scorsi sono stati affidati incarichi a professionisti per intervenire sul Pai e ottenere i nulla-osta a costruire.Â