Il progetto è di qualche anno fa ma è costoso, troppo costoso. Ecco perché a Monte San Biagio la giunta comunale ha studiato una strategia per realizzarlo, sfruttando i canali aperti dai fondi regionali per i dissesti idrogeologici e la messa in sicurezza di determinate aree. Nasce da qui la rimodulazione di un piano di restyling del centro storico - Località Castello - che risale al 2009 ma che è stato recentemente aggiornato per trovare le coperture economiche indispensabili per la sua realizzazione. In cima alla lista delle cose da fare, restyling, messa in sicurezza e nuova viabilità per un'area densamente abitata (circa 2 mila residenti a fronte dei 6 mila totali di Monte San Biagio). I costi, si diceva, sono importanti. Per la precisione si parla di un milione 756 mila euro.
La nuova strategia si chiama “ReNDIS”, progetto finalizzato alla realizzazione di un archivio informatizzato di tutti gli interventi per la salvaguardia del dissesto idrogeologico avviato dall’Ispra (istituto per la protezione e ricerca ambientale). L’inserimento in questa piattaforma virtuale potrebbe dare i suoi frutti. Una sorta di scorciatoia, perché ai lavori di messa in sicurezza (considerati ovviamente prioritari) si aggancerebbero altre opere come viabilità e restyling.