Dopo un lungo periodo di abbandono è arrivato il momento della rinascita per il borgo di Acciarella, aggiudicato di recente all'asta da un imprenditore locale, intenzionato a valorizzare sia la vocazione agricola che la valenza storica di un luogo abitato prima che l'Agro Pontino venisse bonificato.

Il nucleo rurale al confine tra i comuni di Latina e Nettuno ha trovato un compratore dopo una decina di tentativi di vendita da parte del Tribunale di Latina, nell'arco di otto anni circa. Dopo il pignoramento alla vecchia proprietà, che lo aveva rilevato direttamente dal Principe Borghese, il fondo era stato suddiviso in tre lotti per la vendita all'incanto. I primi due venduti, costituiti esclusivamente da terreni agricoli, erano già stati aggiudicati da altri soggetti. Mancava appunto un'offerta per l'area del borgo che si estende su una superficie di circa sette ettari.

La vendita all'asta di Acciarella è stata definita in questi giorni, complice lo stop imposto dall'emergenza Covid, dopo l'aggiudicazione che risale agli inizi di quest'anno. L'imprenditore che ha formalizzato l'offerta vincente opera principalmente nell'agricoltura, ma la sua famiglia è impegnata anche in altri settori sia in Italia che all'estero: stimolato da una forte passione per il territorio pontino, ha deciso di intraprendere questa avventura, fortemente convinto delle potenzialità agricole e turistiche di quel luogo, risparmiandolo oltretutto dalla speculazione edilizia.

Sul borgo di Acciarella insiste infatti un Piano Particolareggiato Esecutivo che prevede lo sviluppo di una cubatura importante - un ampliamento considerevole che sembra interessare marginalmente al nuovo proprietario - partendo comunque dalla ristrutturazione degli edifici storici. Una parte degli immobili esistenti, sono tutelati perché considerati edifici storici di fondazione, alcuni dei quali preesistenti alla Bonifica dell'Agro Pontino.

Il borgo è stato sviluppato a partire dal 1863 attorno al casale che fungeva da centro logistico per la vasta tenuta del Principe Borghese, in una zona a forte vocazione agricola in quegli anni, nella cosiddetta Valle d'Oro che si estendeva lungo il fiume Astura fino alla Tenuta Conca. La struttura più antica in località Acciarella è datata 1850, ma sorge probabilmente nel punto dove era presente un casale già dal ‘600. Il nucleo storico era stato poi ampliato a partire dagli anni ‘20 del secolo scorso, nel pieno della bonifica promossa dai Borghese, quando ospitò anche un centro diagnostico antimalarico della Croce Rossa. Tre in tutto gli edifici sottoposti a tutela storica, compreso uno che cela al suo interno una chiesetta ancora consacrata, e un fienile che rappresenta il primo edificio del Comune di Latina costruito in calcestruzzo.
Insomma, un pezzo di storia che aspetta solo di essere valorizzato.