Sta facendo discutere negli ultimi giorni, la decisione presa dall'amministrazione comunale di non riaprire per il momento, il mercato settimanale del mercoledì.
Dopo le ultime riaperture di Fondi, Itri e Formia, per Gaeta si dovrà ancora attendere visto che a quanto sembra, il mercato sarà dislocato dalla sede storica di Corso Italia e via del Piano.
Le motivazioni in capo alla decisione, sarebbero essenzialmente due: la prima è la mancanza di spazio per poter rispettare le norme di sicurezza imposte dal governo, l'altra dipenderebbe dall'inizio dei lavori da parte del Consorzio Industriale per la riattivazione della littorina, che secondo quanto dichiarato dal presidente Forte, avverrà non più tardi dei primi di giugno.
La soluzione proposta, sarebbe quindi quella di dislocare il mercato in zona Bevano, sede di proprietà del Cosind, abbastanza grande da poter ospitare tutti gli stand nel rispetto della normativa vigente.
Lo stesso assessore con delega al commercio Alessandro Martone, ha dichiarato nei giorni scorsi che prima di prendere in considerazione Bevano, si sono fatte diverse prove: "Abbiamo cercato una sede più vicina, abbiamo fatto diverse prove sia sul lungomare, ma lo spazio non era tale da accogliere il mercato, sia vicino al campo sportivo, ma anche lì il risultato è stato negativo". Intanto tra i cittadini vige il malcontento per la decisione, soprattutto per le persone anziane. Non convince infatti la decisione di delocalizzare il mercato, anche se il Comune ha parlato di potenziali navette.
È così che si stanno creando movimenti civici di protesta con conseguenti raccolte firme da sottoporre al vaglio dell'amministrazione: "è impensabile che si sposti il mercato in una zona così lontana e poco raggiungibile – hanno spiegato alcuni cittadini di Gaeta – il mercato è frequentato per lo più da persone di una certa età che riescono ad essere autonome. Poi il servizio navetta sarà a pagamento? Secondo noi è infattibile sia per i costi che per la gestione". Un'altra preoccupazione riguarderebbe il piazzale stesso in cui verrebbe dislocato il mercato: "In quella zona è presente un traliccio dell'alta tensione che produce onde elettromagnetiche. Quindi al resto si aggiungerebbe anche un problema di ordine sanitario".
Intanto tra domani e giovedì il Comune incontrerà il presidente Cosind Salvatore Forte, per discutere delle modalità di un potenziale spostamento.