Ci i risiamo. Anche quest' anno un lepidottero ormai diventato famoso anche alle nostre latitudini, la Lymantria Dispar, ha proliferato in diverse zone del sud pontino, in particolare nella zona di Gaeta. Così, se in passato si è sempre parlato della vegetazione mediterranea presa d' assalto soprattutto per quanto riguardava il Parco Riviera di Ulisse, gli avvistamenti del parassita si sono ripetuti anche in altre zone della città, come ad esempio nel caso di un leccio di  Villa Comunale Traniello infestato dal lepidottero.

La Lymantria, nota per il suo apparato masticatore, è una farfalle notturna le cui larve nascono a partire dalla comparsa delle prime foglie e, nel corso delle prime fasi di vita, si calano dai rami, con sottili fili sericei, sulle parti sottostanti della pianta lasciandosi spesso trasportare dal vento per disperdersi anche a grande distanza.

Queste infestazioni hanno una ciclicità di circa dieci anni. Sappiamo che quando le larve sfarfalleranno l'infestazione cesserà. E dopo qualche mese gli alberi attaccati recupereranno il loro fogliame. Dovremo dunque rassegnarci per qualche mese a vedere anche questi alberi deturpati? Proprio lo scorso 25 aprile in una nota stampa l' Ente Parco Riviera di Ulisse aveva chiarito: "Anche quest'anno dobbiamo aspettarci una temporanea occupazione dei nostri alberi da parte delle larve e dei bruchi della Lymantria dispar. In questi giorni, nonostante l'emergenza covid19, personale specializzato dell'Ente Parco sta intervenendo nel tentativo di contenere l'impatto di questi ospiti, tanto naturali quanto poco graditi, utilizzando metodiche ecocompatibili che possano fare da barriera alla diffusione dei bruchi".