Chiedono di sostenere la campagna informativa per rendere le loro scuole meno invisibili agli occhi della gente, del parlamento e del Governo, un Governo che ha promesso di «non lasciar indietro nessuno». Perché una scuola che potrebbe chiudere è sempre un impoverimento del territorio, della cultura e dell'istruzione. Sono le scuole paritarie gestite da religiose che, sul territorio di Latina, svolgono un ruolo essenziale per le famiglie: sia quelle comunali che svolgono il servizio di scuola dell'infanzia sia la scuola paritaria Madre Giulia Salzano gestita dalle suore catechiste del Sacro Cuore che è anche scuola primaria.

Per due giorni su iniziativa della Conferenza italiana Superiori Maggiori (Cism) e dell'Unione Superiore maggiori d'Italia (Usmi), hanno sospeso le lezioni online per attirare l'attenzione sulla grave condizione in cui versano 12mila istituti, con 900mila alunni e 180mila dipendenti. Lo slogan delle due giornate è stato #Noisiamoinvisibiliperquestogoverno, esposto sui siti delle scuole ma anche ai cancelli della Salzano insieme a cartelli e disegni realizzati dai bambini. Le scuole paritarie protestano contro il decreto Rilancio che prevede finanziamenti per 1 miliardo e mezzo per la sanificazione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici, esclusivamente statali.

Unica concessione, gli 80 milioni previsti per le scuole materne paritarie, ma per le scuole non statali dalla primaria alla secondaria di secondo grado, c'è soltanto la promessa di inserire altri fondi, per ora in sospeso. Una beffa per scuole che fanno parte a tutti gli effetti del sistema pubblico d'istruzione, hanno ampi spazi interni ed esterni, aule dotate di moderne tecnologie in regola con le norme della sicurezza, grazie ad un progetto educativo attento allo sviluppo integrale della persona, curano l'etica, l'educazione e l'istruzione di 900mila alunni.

In tutta Europa sono sostenute dallo Stato mentre in Italia la parità è ferma al 2000. Un alunno della scuola paritaria costa allo Stato circa 700 euro l'anno a fronte di un costo 8 volte maggiore della scuola statale, ma le scuole paritarie non sono scuole ricche e non sono scuole per ricchi, si reggono infatti sulle generosità delle Congregazioni e sul contributo delle famiglie. In un periodo di emergenza sanitaria e di crisi economica non sostenute da interventi da parte dello Stato rischiano la chiusura.