Saldi anticipati per i negozi del Lazio. Oggi il Consiglio regionale approverà la proposta sostenuta dal vicepresidente Daniele Leodori. L'obiettivo dichiarato è quello di dare ai commercianti la possibilità di attrarre maggiormente la clientela dopo mesi di lockdown. Lunedì la commissione regionale attività produttive ha dato il via libera all'unanimità alla modifica del Testo Unico del commercio che consentirà ai commercianti di derogare al divieto di promuovere vendite promozionali nei trenta giorni che precedono l'inizio dei saldi estivi, che quest'anno partiranno il primo agosto. Inoltre, la Giunta regionale potrà estendere la deroga anche oltre l'estate se il Governo dovesse decidere di prorogare il periodo di durata dell'emergenza legata al Covid-19.

In tal caso però sarebbe comunque necessario acquisire il parere della commissione consiliare competente e sentire prima le organizzazioni di categoria delle imprese del commercio maggiormente rappresentative. Questo provvedimento è stato ritenuto da tutti i consiglieri molto importante per la ripresa delle attività commerciali nel Lazio, richiesto anche dalle organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore. Per questo motivo, la presidente Tidei ha annunciato che chiederà di inserirlo come integrazione all'ordine del giorno della seduta già prevista per oggi.

Insomma la possibilità di fare svendite anche al di fuori del periodo classico dei saldi, sarà definita sempre dalla Regione Lazio e avrà validità solo legata all'emergenza Covid in atto.
Il consigliere regionale del Partito democratico Enrico Forte spiega che «questa norma ha ottenuto il parere favorevole di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, a testimonianza dell'importanza della decisione». Con l'approvazione, scontata, oggi in Consiglio regionale, i commercianti avranno la possibilità dalle prossime settimane di effettuare delle vendite promozionale stagionali per l'intera durata dell'emergenza Covid. Un modo per far avvicinare i clienti, che rischiano di essere demotivati dalle troppe misure anti contagio da rispettare.