Temono di perdere clientela, di vedere i giovani della città preferire il litorale che, oltre ad attirare le comitive per la location e il mare, oggi con la possibilità per i pub e i locali di restare aperti un'ora in più di quelli di Aprila, diventano ancora più allettanti. Per questo nove titolari di pub e ristoranti di Aprilia alla notizia che il sindaco di Anzio ha modificato l'ordinanza che fissava la chiusura a mezzanotte, estendendo la possibilità di restare aperti fino all'una (Nettuno non ha limiti di orari al momento), hanno deciso di rivolgersi al sindaco Antonio Terra, al Prefetto e al Questore di Latina perché facciano qualcosa.
«In virtù della situazione economica già compromessa da Covid-19 - scrivono i nove imprenditori -, che con molta fatica stiamo cercando di far ripartire, chiediamo di non essere ancor di più penalizzati, rispetto a città a noi limitrofe, come quelle sul litorale, le cui autorità proprio oggi hanno stabilito con un ordinanza, la chiusura posticipata di un ora. E' ovvio che alla già difficile ripresa, si aggiunge la ‘componente orario' che favorisce lo spostamento della clientela verso luoghi in cui le serate possono durare più a lungo. In prossimità del lungo ponte del 2 giugno a cavallo di un weekend, chiediamo la vostra massima attenzione e comprensione, perché a tutti sta a cuore la ripresa dell'indotto economico della città».
A firmare la missiva i titolari delle seguenti attività: Trentasei, Waisse, Shebaa, Jarm's pubblic house, Marienplatz, Manà, Almagaia, Il gallo d'oro, La sartoria. Adesso si attende la risposta.