Rifiuti accatastati nel piazzale esterno e nei capannoni del sito dismesso, una «bomba ambientale» a ridosso di palazzi e abitazioni che continua a preoccupare la cittadinanza. Parliamo dell'ex Freddindustria di via Enna, il complesso industriale che negli scorsi anni è salito più volte alle cronache per i ripetuti insediamenti abusivi, nonché per le condizioni di estremo degrado in cui ormai versa da tempo.
Condizioni che non riguardano solamente il piazzale esterno - dove sono accatastati rifiuti di ogni tipo - ma anche i diversi capannoni all'interno. Nei capannoni dello stabilimento ci sono cumuli di spazzatura di ogni tipo: inerti, materiali edili, eternit ed elettrodomestici rotti. Una vera e propria discarica a cielo aperto che preoccupa i residenti del quartiere Toscanini, che sottolineano come in passato si siano registrati anche degli incendi di rifiuti dai silos. L'ex Dogana infatti per anni è stato rifugio di senzatetto e negli ultimi mesi, con il distanziamento fisico creato dal lockdown, è tornato ad essere terreno per insediamenti abusivi.
«Chiediamo la bonifica dei capannoni, sono anni - ci spiega un residente della zona - che la situazione è nel totale degrado. La situazione è al limite, non ne possiamo più». Concetti espressi anche nelle scorse settimane dall'attivista ambientale Daniele Borace, che denunciò lo scempio del piazzale esterno di via Enna. Una dura accusa alla quale sono seguiti anche interventi politici per chiedere all'amministrazione Terra di intervenire con urgenza per una bonifica del sito. Peccato che a distanza di alcune settimane ancora nulla si sia mosso, mentre all'ex Freddindustria il degrado e i danni ambientali aumentano giorno dopo giorno.