Appartato sulle dune di Sabaudia il leader della Lega Matteo Salvini sta cercando di fare il pieno di energia per la ripartenza. Da domani 3 giugno l'Italia riprenderà abitudini e ritmi pre emergenza covid e il partito dell'ex Ministro dell'Interno ha bisogno di tutte le forze disponibili per affrontare una partita che si va facendo ogni giorno più difficile e per arginare il calo di consenso che immancabilmente accompagna chi, reduce da un'esperienza di governo, non ha più le leve del comando tra le mani.

Senatore Salvini, il presidente Mattarella ha invitato la politica, tutta, a fare quadrato intorno all'unità morale del Paese in uno dei momenti più difficili per la nazione. Lei sarà della partita?
Mattarella è il benvenuto. Intanto perché domani (oggi, ndr) sarà nella mia terra lombarda, che ha tanto pagato in quest'ultimo periodo. E poi perché dobbiamo cercare di collaborare dopo mesi trascorsi inutilmente a causa di un governo che non vuol saperne di dialogare.

Ma Lei e gli altri leader della destra domani (oggi) sarete a Roma per manifestare: sarà il vostro 2 giugno?
No, ci troveremo in 100 piazze simboliche d'Italia e sarà il nostro modo per chiudere questi mesi drammatici. Da mercoledì l'Italia tornerà ad essere senza confini, finalmente riunita, ed è questo che vogliamo festeggiare.

Non si sente più parlare di riforme, né di quella del sistema elettorale e nemmeno di quella del taglio dei parlamentari: cosa sta succedendo?
Mi auguro che qualcuno non la stia tirando per le lunghe pur di rimanere incollato alla poltrona, perché l'Italia ha bisogno urgente di riforme, e me lo lasci dire, anche di votare.

Anche di riforma della giustizia si parla meno di quanto non si dovrebbe in un momento in cui le cronache stanno tirando fuori la parte peggiore di un sistema da cambiare in fretta.
Con questo governo non ci sarà nessuna riforma della giustizia, con i cinquestelle che si alimentano di giustizialismo e con il Pd che controlla tutto quello che accade dentro i tribunali.

Il leader del Pd Nicola Zingaretti ha detto che il caso Genova e la ricostruzione del Ponte Morandi debbono essere un'eccezione, perché se non si usa la massima attenzione negli appalti si finisce nelle braccia della mafia. Condivide?
Assolutamente no. Questa di Zingaretti è pura follia, soprattutto perché a Genova hanno ricostruito un ponte di quella portata in un solo anno, senza un ferito grave, senza un morto, senza un giorno di ritardo e senza una tangente. In questo Paese ci sono decine di opere ferme, ed è un lusso che non ci possiamo permettere. Abbiamo bisogno di strade, di alta velocità, di un ponte sullo Stretto di Messina, e non di altra burocrazia. Per arrivare qui a Sabaudia da Roma ho percorso la Pontina, e la percorrerò di nuovo per due volte domani: non è possibile che il collegamento tra la seconda città del Lazio e la Capitale sia così malmesso e inadeguato per il volume di traffico che avete.

Ritiene possibile che questa legislatura veda altre forme di governo rispetto a quella attuale, senza passare per le urne?
Per quello che mi riguarda, e per quello che riguarda la Lega, gli italiani hanno dimostrato in questi mesi difficili di meritare tutta la fiducia possibile, e dunque credo sia un dovere dell'intera classe politica di questo Paese dare fiducia agli italiani chiamandoli ad esprimersi alle urne. Questo teatrino messo su alla bell'e meglio deve finire. La parola passa agli italiani.

Glielo hanno detto i suoi uomini di questa parte del Paese che malgrado il pieno di consensi nelle province di Latina e Frosinone non c'è nemmeno un sindaco della Lega?
Ne sono al corrente, certo, e so che nell'una e nell'altra provincia entro l'anno alcuni Comuni, anche importanti, andranno al voto. Ci stiamo lavorando, una cosa per volta. Ne riparliamo più avanti, a cose fatte.

Poco meno di un anno fa, proprio a Sabaudia, lei ha dato il via alla crisi che avrebbe portato alla fine del governo gialloverde e alla formazione del governo giallorosso che ancora è in carica. Qualcuno dice che Sabaudia non le abbia portato bene, ma Lei è di nuovo qui alla vigilia di un'altra fase importante per il Paese.
Sono qui perché questo posto è incantevole. Sono stato in questa vostra provincia diverse volte, ma sempre di corsa. Mi sono bastate 48 ore per capire che non vedo l'ora di tornare da queste parti, in uno degli angoli più belli del Paese. Ho trascorso giorni stupendi e per questo vi ringrazio tutti.