Spiacevole sorpresa per gli appassionati di ciclismo amatoriale che spesso salgono i tornanti di Sermoneta ed arrivano nel cuore del borgo per ristorarsi dalle fatiche della salita. Ieri, infatti, in uno delle porte di accesso al centro storico è apparso un cartello che inizialmente ha fatto sorridere, poi ha fatto infuriare anche alcuni residenti, oltre che i patiti delle due ruote.

Una bicicletta inserita all'interno del classico segnale di divieto ed una scritta che recita testualmente "Divieto transito biciclette, H24 tutti i giorni, (ingresso solo se portate a mano)", con il numero di ordinanza, la 14 del 2020 redatta dagli uffici della Polizia Locale. La nuova regola, addirittura precedente a quella che prevede l'interdizione al traffico di qualsiasi mezzo (auto, moto e bici) nei giorni festivi durante l'estate e solo nella fascia diurna, in questo caso non lascia adito ad alcun dubbio di sorta ed è la stessa ordinanza a spiegarne i motivi: «Con le nuove disposizioni sull'emergenza Covid-19 si andranno a formalizzare e sostanziare le riaperture di luoghi e strutture ad interesse artistico, storico-architettonico nonché a valenza ambientale (musei, chiese, Castello, parco Aranci) e c'è la necessità di garantire l'incolumità sanitaria e fisica della collettività residente nel centro storico di Sermoneta, ivi compresi i visitatori e turisti che transitano a piedi all'interno delle arterie del centro abitato, rispetto al fenomeno delle cosiddette "dopletes" (goccioline ) che possono essere sparse dai ciclisti che transitano alla guida delle biciclette all'interno delle arterie del centro storico».

Da qui la decisione, per ragioni di sicurezza e di ordine pubblico, di impedire l'accesso ai ciclisti e ai loro mezzi, ad eccezione di quelli che decideranno di trasportarle a mano all'interno del nucleo del borgo e di non salirvi in sella. Ovvie e giustificabili le rimostranze di chi si è trovato di fronte a questa novità evidentemente sostenuta dall'amministrazione comunale tramite un suo ufficio. Molti hanno fatto notare il paradosso di un'amministrazione che sostiene le problematiche ambientali (basti pensare alle ordinanze plastic-free) ma che poi permette a furgoni, camion e affini di accedere al centro storico per scaricare merci, mentre i ciclisti saranno costretti a dover lasciare le loro bici fuori.