"Sermoneta non nega l'accesso a nessuno, anzi: è sempre stata, e lo è ancora, il paese dell'accoglienza, ma con le regole". Parole del sindaco del borgo lepino, Giuseppina Giovannoli, a margine di quel cartello di divieto di transito in bicicletta nel centro storico, che ha fatto molto parlare.

"I ciclisti possono e devono venire a Sermoneta, ma in tempo di emergenza sanitaria, e con la stagione estiva che si preannuncia ricca di visitatori, dobbiamo mettere in campo tutte le azioni necessarie per ridurre i rischi di eventuali contagi e tutelare la sicurezza pubblica di residenti e turisti. Oltre al fatto che è difficile garantire il distanziamento sociale quando i ciclisti sono in gruppo, e considerato che chi va in bici non ha l'obbligo di mascherina, c'è da aggiungere che i ciclisti arrivano spesso fino al Belvedere a gruppi, scendendo per le discese del centro storico incuranti dei pedoni, numerosissimi soprattutto nel fine settimana, provocando le legittime lamentele da parte dei residenti".

E sarebbe proprio per questo che "è stato chiesto ai tanti ciclisti che arrivano a Sermoneta, di continuare a venire da noi, e se decidono di entrare all'interno della ztl del centro storico, dovranno portare a mano le loro biciclette, come già succede in tantissimi altri centri storici, ad esempio nel vicino borgo di Nemi. Si tratta di 150 metri di strada dall'ingresso del paese e fino alla piazza centrale, dove i ciclisti continueranno a essere accolti dalle attività commerciali con l'entusiasmo e la cortesia di sempre. Sermoneta non è solo quei 150 metri di strada, ma un insieme di percorsi adatti a ogni tipo di difficoltà e i ciclisti sono e saranno sempre i benvenuti. Un provvedimento che comunque non riguarda bambini e ragazzi che vivono e giocano nel centro storico".

Infine, conclude il sindaco, "cgrande piacere il turismo sta ripartendo dopo oltre due mesi di lockdown. Da quando è iniziata la "Fase 2", sono molti i turisti che vengono a visitare le nostre bellezze e a godere delle eccellenze culinarie. Fino a quando il virus non sarà sconfitto, dobbiamo essere prudenti: l'ultima cosa che vogliamo è scatenare un cluster nel centro storico, quanto accaduto anche nella nostra provincia ci fa capire che ci vuole davvero poco. Siamo consapevoli che durante la settimana c'è meno affluenza, per questo ho chiesto alla Polizia locale di valutare l'opportunità di limitare l'ordinanza al sabato, domenica e festivi. Ci auguriamo che questa emergenza possa passare al più presto e che si possa tornare quanto prima alla normalità". 

Spiacevole sorpresa per gli appassionati di ciclismo amatoriale che spesso salgono i tornanti di Sermoneta ed arrivano nel cuore del borgo per ristorarsi dalle fatiche della salita. Ieri, infatti, in uno delle porte di accesso al centro storico è apparso un cartello che inizialmente ha fatto sorridere, poi ha fatto infuriare anche alcuni residenti, oltre che i patiti delle due ruote.

Una bicicletta inserita all'interno del classico segnale di divieto ed una scritta che recita testualmente "Divieto transito biciclette, H24 tutti i giorni, (ingresso solo se portate a mano)", con il numero di ordinanza, la 14 del 2020 redatta dagli uffici della Polizia Locale. La nuova regola, addirittura precedente a quella che prevede l'interdizione al traffico di qualsiasi mezzo (auto, moto e bici) nei giorni festivi durante l'estate e solo nella fascia diurna, in questo caso non lascia adito ad alcun dubbio di sorta ed è la stessa ordinanza a spiegarne i motivi: «Con le nuove disposizioni sull'emergenza Covid-19 si andranno a formalizzare e sostanziare le riaperture di luoghi e strutture ad interesse artistico, storico-architettonico nonché a valenza ambientale (musei, chiese, Castello, parco Aranci) e c'è la necessità di garantire l'incolumità sanitaria e fisica della collettività residente nel centro storico di Sermoneta, ivi compresi i visitatori e turisti che transitano a piedi all'interno delle arterie del centro abitato, rispetto al fenomeno delle cosiddette "dopletes" (goccioline ) che possono essere sparse dai ciclisti che transitano alla guida delle biciclette all'interno delle arterie del centro storico».

Da qui la decisione, per ragioni di sicurezza e di ordine pubblico, di impedire l'accesso ai ciclisti e ai loro mezzi, ad eccezione di quelli che decideranno di trasportarle a mano all'interno del nucleo del borgo e di non salirvi in sella. Ovvie e giustificabili le rimostranze di chi si è trovato di fronte a questa novità evidentemente sostenuta dall'amministrazione comunale tramite un suo ufficio. Molti hanno fatto notare il paradosso di un'amministrazione che sostiene le problematiche ambientali (basti pensare alle ordinanze plastic-free) ma che poi permette a furgoni, camion e affini di accedere al centro storico per scaricare merci, mentre i ciclisti saranno costretti a dover lasciare le loro bici fuori.

di: Simone Di Giulio