Visto da lassù, nel cuore dell'Europa e dove ieri pomeriggio alle cinque c'erano 13 gradi, Rio Martino è l'ombelico del mondo e un tuffo al cuore. Ogni anno, anche se sono degli habituè, quel lembo di terra tra mare, spiaggia e campagna è una scoperta.
A sinistra il promontorio del Circeo, dietro il Lago di Fogliano e davanti il mare. Pace e tranquillità. Per loro è tutto. «Ah l'Italia», dice al telefono Petra Wesselmann, 55 anni, infermiera in una clinica nel nord della Germania. «L'Italia ci manca molto, è un problema arrivare in treno e con i mezzi pubblici. Ma torniamo ad agosto», garantisce lei che con il compagno Günter Hugenberg, 55 anni, agronomo, ogni anno trascorre le vacanze qui: sul Lungomare di Latina, nel camping Rio Martino.

«Dell'Italia mi piace il tempo, il Paese, gli italiani e il cibo che è buonissimo», spiega Günter che ha un debole per la pasta e per gli «spacheti», come dice lui, con l'aglio, l'olio e il peperoncino. Il Coronavirus ha complicato i piani di viaggio. Ogni estate Günter e Petra preparano le valigie e salgono su un treno dalla stazione di Osnabrück, attraversano mezza Germania, mezza Italia e arrivavano fino a Roma e poi a Latina o a Nettuno e infine in bicicletta raggiungono il camping dove si rilassano tra passeggiate, bagni, cene ed escursioni. «San Felice Circeo è bellissimo, anche Terracina, ci piacciono i borghi, a partire da Fogliano - ricorda Petra - le persone da voi sono molto gentili, la gente è meravigliosa come il cibo. Io che sono vegetariana apprezzo tanto le verdure della vostra zona». La scoperta di Rio Martino alcuni anni fa è stata casuale: «Abbiamo iniziato a cercare su Internet un posto vicino al mare e collegato con una stazione per arrivare in bicicletta e abbiamo trovato Rio Martino. Ci siamo innamorati». La prima volta che arrivarono al camping non parlavano neanche una parola di italiano. Adesso invece hanno conosciuto e apprezzato una nuova cultura e una nuova lingua. «Sì - ammettono - il vostro Paese ci manca, così come Rio Martino: non ci sono rumori, si sta bene, il posto è tranquillo, la gente è accogliente, come Roberta, la titolare del camping e le altre persone che abbiamo conosciuto. Ci hanno accolto sempre benissimo».

Durante le vacanze in Italia in passato sono stati anche in Sardegna, nella penisola sorrentina e in altri luoghi ma il fascino e il richiamo della duna selvaggia che solo una parte del litorale pontino offre, è un paesaggio così unico che ogni volta è in grado di stupire.
Questa è la storia di una coppia tedesca, come ce ne sono chissà quante, stregata dalla costa pontina e dall'Italia in tutte le sue contraddizioni e in tutti i suoi colori.
«Siamo innamorati dell'Italia e abbiamo voglia di tornare presto». Più amore di così...