Il mondo della notte è al buio. Da tre mesi è tutto fermo. Lo stop andrà avanti. Le discoteche saranno tra le ultime a riaprire. Rimettersi in pista sarà difficile. «Il 14 luglio ci diranno cosa faremo, non è cambiato nulla perchè quando si balla ad una distanza ad esempio di due metri, non si può aprire», spiega Rino Polverino, imprenditore e proprietario del 24mila baci. «Siamo amareggiati, c' è tanta gente che non percepisce soldi, i musicisti sono fermi da tre mesi, a questo punto arriveremo a quattro mesi e così mi creda è molto pesante», ripete Polverino.

La condizione, per lui e tanti altri suoi colleghi, è identica. «La situazione che stiamo vivendo è gravissima, siamo una categoria molto sfortunata - ripete - non incassiamo niente da tre mesi e come me molti altri miei colleghi, ci sono moltissime spese e così è estremamente difficile». Nei giorni scorsi gli imprenditori del mondo della notte avevano organizzato un flash mob a Roma sottolineando le criticità che stano fronteggiando in un momento storico che è senza precedenti e rischia di far fallire migliaia e migliaia di aziende legate al mondo della notte in tutta Italia, il cui indotto è imponente.
La riapertura, fissata per metà giugno, prevedeva diverse novità che però stravolgevano il concetto di andare in discoteca, a partire dalla riorganizzazione di spazi, alla garanzia dei due metri in pista da ballo. Ieri un passo indietro, con la scelta di prorogare la chiusura. Il settore, dopo il boom degli anni Ottanta e Novanta, è cambiato più volte, si è dovuto reinventare e ha fronteggiato più di una crisi.