Mettersi a disposizione della comunità per costruire e riqualificare quartieri e parti di città, stipulando un vero e proprio contratto con l'amministrazione. Questo lo spirito dei patti di collaborazione firmati da tante associazioni di Latina, una forma di cooperazione e di amministrazione condivisa su cui ha puntato molto la gestione Coletta. Ma alla scadenza annuale del patto uno degli aderenti, il comitato di quartiere Nicolosi ha espresso al Comune tutta la sua delusione decidendo di non voler rinnovare l'impegno.

I cittadini del comitato sognavano di riqualificare il quartiere storico e identitario di Latina, stretto tra le case popolari e una parte di città spesso all'onore delle cronache per la microcriminalità, ma hanno dovuto gettare la spugna. «Pensavamo entusiasti – dicono -che il Patto ci avrebbe permesso di far rivivere un'area, in precedenza utilizzata come base di spaccio e totalmente abbandonata, ai bambini, agli anziani ed ai cani. Abbiamo sognato un parco giochi inclusivo, si abbiamo sognato perché il risveglio è stato dei peggiori, ci siamo ritrovati da soli a fare i giardinieri per il comune senza che lo stesso ci abbia minimamente sostenuto». Per questo, martedì scorso il comitato si è riunito in presenza di tutto il Direttivo, in videoconferenza con l'Assessore Leggio ed il consigliere Di Russo, ai quali ha comunicato di non rinnovare il Patto di Collaborazione con il Comune, per l'area verde di Via G. B. Grassi. Tante le ragioni che hanno portato a questa scelta.