La buona notizia è che ieri mattina l'assemblea dei soci di Acqualatina ha approvato un bilancio con oltre 9 milioni di euro di utili. Quella meno buona è che il tutto si è svolto tra molte perplessità tra i soci pubblici, alcuni dei quali avevano addirittura chiesto un rinvio, tra questi anche il sindaco di Latina Damiano Coletta che è il primo azionista pubblico della spa.

Ma a contestare a muso duro le modalità di svolgimento dell'assemblea è stato il piccolo Comune di Ventotene, isola minuscola ma strategica e soprattutto uno dei punti che richiede maggiori investimenti, per il dissalatore ad esempio.

Ad ogni modo il delegato di Ventotene ha annunciato che ci sarà probabilmente un ricorso al Tar poiché la modalità in collegamento video non ha garantito un adeguato accesso agli atti e la verifica della effettiva presenza di soci come richiesto dallo statuto.

Nel bilancio, come si sa, sono inseriti anche gli investimenti per sorgenti, pozzi, fognature. I problemi sono cominciati già in apertura di seduta perché alcuni sindaci e la stessa società avevano vuoti nel collegamento on line, dovuto alla rete di connessione.

Problemi soprattutto con l'audio e ciò ha, di fatto, impedito sia la discussione sui punti cardine che il controllo delle presenze pur virtuali ma comunque valide ai fini del voto sul documento contabile. E' stato comunque affrontato il punto sugli appalti, gli ultimi quattro sono particolarmente importanti e c'è stata un'analisi sull'andamento degli investimenti sulle nuove fonti di approvvigionamento soprattutto al sud, dove come si sa è in corso di costruzione la condotta Cellole-Minturno per l'aumento di immissione in rete di acqua potabile.

I sindaci dei comuni di Formia, Anzio, Cisterna di Latina, Roccasecca dei Volsci, Roccagorga, Sermoneta, Amaseno, Itri, Ventotene e Latina avevano chiesto un rinvio della votazione sul bilancio ma la proposta non è passata al voto dell'assemblea.

Il bilancio comunque è stato approvato con il voto contrario di Formia e Cisterna di Latina, mentre quattro Comuni si sono astenuti, su un totale di 17 presenti.

Per quanto riguarda Ventotene, il delegato, Francesco Carta, ha fatto una dichiarazione di non conformità della riunione, si è rifiutato di esprimere un suo voto.

Pur non essendo una riunione della conferenza dei sindaci e non trattandosi di un appuntamento dedicato agli investimenti, molti soci pubblici hanno chiesto di aumentare l'impegno finanziario per contenere la dispersione idrica della rete. Ma va comunque sottolineato che all'appuntamento più importante sotto il profilo finanziario della società, ossia l'approvazione del bilancio era presente appena la metà di tutti i soci pubblici, ossia 17 Comuni sul totale dei 36 che compongono il pacchetto di quote pubbliche. Determinante quindi il voto della componente privata, che pur detenendo il 49% ha potuto fare la differenza sulla scelta finale nonché sulla richiesta di rinvio pervenuta da Comuni importanti come Latina.