Già durante la Fase 1, nel periodo immediatamente antecedente l'uscita del periodo emergenziale più acuto, il Comune di Latina aveva annunciato la nascita di due nuovi strumenti: il tavolo permanente Patto per Latina e il fondo Latina per Latina. Ieri mattina, a conclusione di una serie di incontri e di operazioni avviate nelle scorse settimane, per il sindaco Damiano Coletta e per l'assessore al Bilancio Gianmarco Proietti è stato tempo di fare il punto su quanto prodotto.

Il punto della situazione è stato fatto nella Sala Enzo De Pasquale, nel Comune di Latina, dove il primo cittadino ha illustrato come il confronto con forze sociali e politiche abbia permesso di lavorare in favore di famiglie e imprese messe in ginocchio dall'emergenza Coronavirus e dal lockdown, sviluppando e implementando quelle che sono le opportunità previste nei diversi decreti del Governo. In conclusione, dal tavolo Patto per Latina sono emerse le idee, e dal fondo Latina per Latina sono stati resi disponibili 1.700.000 euro, indirizzati a sostegno di famiglie e imprese, alle scuole e alla mobilità sostenibile. Il tutto perché «le città vanno ripensate e riconsiderate in funzione di una politica diversa - ha dichiarato Coletta - che favorisca ztl e isole pedonali. Anche Latina si sta allineando e le scelte sono state tutte eseguite su una suddivisione del nostro sostegno economico in direzione di un aiuto per le fasce più deboli».

Ma cosa c'entrano le famiglie e le imprese in difficoltà con le scuole e le ztl? A spiegare nel dettaglio il piano e a rispondere al quesito, ci ha pensato l'assessore Proietti. «La prima cosa da sottolineare è il metodo di lavoro utilizzato - ha esordito l'assessore - Questo tavolo parte con l'idea di dare prospettive e risposte sul futuro, cercando di andare oltre il solito "qui e ora", atteggiamento appartenente a chi ricerca consensi». E allora si parte con la riduzione della Tosap, che non è una vera e propria iniziativa del Comune, bensì del Dl Rilancio, che dà respiro ai commercianti e che richiede un forte impegno all'ente Comune. Infatti, con l'esenzione della Tosap a tutte le attività commerciali dal 1 maggio al 31 ottobre, degli allargamenti autorizzabili in deroga e con l'atuorizzazione all'installazione di dehors davanti alle attività commerciali - compreso il rinvio al 30 settembre per i pagamenti dal 1 gennaio al 30 aprile rateizzabili - il Comune rinuncia ad 1 milione di euro di introiti.

Poi c'è la questione della riduzione della Tari, che è una parte consistente del Patto per Latina: infatti, in merito alla riduzione del 25% della quota per le attività produttive chiuse e parzialmente chiuse, così come previsto dalla delibera Arera, il Comune ha finanziato 960.000 euro per la parte fissa a tutte le attività in stato di evidente difficoltà economica. Sono state 8.000 le attività controllate una per una.

Ma non finisce qui: il Patto per Latina prevede un ulteriore finanziamento del fondo per la riduzione della Tari (utenze domestiche) per 180.000 euro, destinato alle famiglie con Isee inferiore a 8.200 euro. A questo si aggiunge il finanziamento di 50mila euro sempre dal fondo per la riduzione della Tari per le associazioni del Terzo Settore.

Ed ecco arrivare il capitolo sulla mobilità sostenibile: «Il Governo ha chiesto di approfittare dell'emergenza per riconvertire le città». Ed in questo senso, il Comune di Latina ha previsto 250mila euro per piste ciclabili, zone 30, ztl smart e ztl diffuse per dedicare aree a supporto delle attività commerciali. «In questo periodo si registra una boom di vendite di biciclette e servono infrastrutture per questa nuova ondata di mobilità sostenibile» spiega Proietti. Con le ztl e le zone 30 si evitano assembramenti soprattutto davanti alle scuole, dove i genitori si sono sempre assembrati in attesa dell'uscita dei figli. Insomma, Proietti è chiaro: «Nessun progetto è slegato dall'altro e la città riemerge in modo sostenibile».

In chiusura, l'assessore illustra il finanziamento di 250mila euro per l'acquisto di arredi scolastici per la rimodulazione delle classe e ulteriori 100mila euro per plessi scolastici temporanei, tra tensostrutture o possibili affitti, al fine di garantire il distanziamento richiesto per gli studenti. Al momento, però, sembra che soltanto la scuola Tasso risulti n esubero di studenti rispetto agli spazi, visto che per l'unico altro istituto comprensivo con lo stesso problema - Da Vinci Rodari - sarebbe già stata trovata una soluzione. Infine, 20mila euro saranno messi a disposizione di progetti di sviluppo per l'innovazione digitale. «Possono sembrare pochi - conclude Proietti - Ma l'intenzione è di creare progetti moltiplicatori di risorse: con un piccolo fondo si può creare una moltitudine di realtà».