La giornata della memoria di Ventotene è legge.
Il consiglio regionale ha deliberato ieri l'istituzione della ‘Giornata di Ventotene luogo della memoria e isola d'Europa' su proposta del consigliere regionale Alessandro Capriccioli. Immediato il commento del consigliere regionale del Partito Democratico, Enrico Forte.
«Una idea che ho sottoscritto con convinzione, e che tutti sposiamo appieno comprendendo il valore dell'iniziativa non solo sul piano simbolico . ha dichiarato a caldo il consigliere regionale -. Con la legge istitutiva licenziata oggi dall'aula, infatti, si vuole tenere vivo con manifestazioni culturali e con l'istituzione di un premio di laurea quanto Ventotene rappresenta per l'Italia e per tutte le nazione dell'Ue: la culla di un europeismo di cui ancora oggi si discute, tornato prepotentemente al centro della politica che chiede tra i paesi maggiore solidarietà in funzione di uno sviluppo equo. Ventotene può diventare a pieno titolo il luogo in cui scrivere le pagine di una nuova Europa, vista non come l'emblema della tecnocrazia, ma come motore di un nuovo sviluppo, elemento di pace e stabilità.
La giornata di Ventotene sia l'occasione, anche per la Regione e per gli enti intermedi, di ripensare al proprio ruolo in rapporto alla nuova fase che si sta aprendo: Green Deal e Recovery Fund sono argomenti che oggi iniziamo tutti a conoscere meglio, ma il tema della progettazione per un utilizzo concreto delle risorse è più che mai centrale e va tenuto in considerazione da chi occupa ruoli di rappresentanza territoriale».
E, non si è fatto attendere il commento di Gaia Pernarella, Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lazio, promotrice di un emendamento: «E' stato accolto, nell'ambito dell'approvazione della proposta di legge sul riconoscimento di Ventotene come luogo della memoria e di riferimento ideale per la salvaguardia dei valori comuni ispiratori del processo di integrazione europea, così come la immaginarono Alberto Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni quando, durante il confino fascista, scrissero nel 1941 "Per un'Europa libera e unita", il mio emendamento che mira a promuovere il coinvolgimento della comunità isolana attraverso iniziative rivolte alla scuola ed ai centri che svolgono attività culturali sull'isola, al fine di far crescere nei residenti la consapevolezza della storia del proprio territorio.
L'obiettivo è dare la possibilità agli abitanti di questa isola dell'Arcipelago Ponziano di essere protagonisti delle scelte e far sì che siano i primi promotori della cultura europea».