Esprime soddisfazione per la scelta degli Stati Uniti di non gravare di ulteriori dazi le eccellenze agroalimentari italiane e del territorio pontino l'Eurodeputato della Lega, Matteo Adinolfi. «Fortunatamente per la nostra economia e per il nostro Paese - spiega Adinolfi - gli Stati Uniti hanno deciso di coinvolgere l'Italia rispetto all'ipotesi iniziale di estendere gli aumenti tariffari anche a vino, olio e pasta. Le autorità americane  avevano piena facoltà di accrescere per oltre 4 miliardi complessivi il volume di merci sottoposte a misure tariffarie, includendo potenzialmente prodotti italiani come vino, pellame, olio e pasta.

Ma alla fine lo United States Trade Representive ha scelto di non aggiungere alcun dazio aggiuntivo ai prodotti italiani nell'ambito della semestrale revisione delle misure adottate in attuazione della sentenza dell'Organizzazione mondiale del Commercio (Wto) sui sussidi Airbus, prevedendo incrementi solo per alcune categorie di merci provenienti da Francia e Germania.Come ricorda anche Coldirett - prosegue Adinolfi  -, i nuovi dazi Usa avrebbero potuto colpire 3 miliardi di cibo Made in Italy, pari a 2/3 del totale in un momento reso già difficile dall'impatto della pandemia sul commercio globale.

gli Stati Uniti infatti sono il primo mercato extraeuropeo per i prodotti agroalimentari tricolori per un valore che nel 2019 è risultato pari a 4,7 miliardi, con un ulteriore aumento del 4,8% nei primi sei mesi del 2020, anche se a giugno le difficoltà causate dal coronavirus hanno fatto segnare una inversione di tendenza (-0,9%).insieme ad alcuni colleghi della delegazione Lega, ha presentato un'interrogazione alla Commissione Europea per scongiurare nuovi dazi Usa su prodotti chiave del food italiano come vino, pasta e olio d'oliva: eccellenza agroalimentari del Made in Italy e del territorio pontino.Come membro dell'Intergruppo al Parlamento europeo per la tutela di vini e prodotti tipici, ho presentato un'interrogazione alla Commissione per trovare una soluzione che scongiuri l'ipotesi di nuovi dazi e tuteli l'export di prodotti italiani sul territorio americano.In un momento già particolarmente difficile, l'adozione di tali misure avrebbe compromesso infatti il rilancio dell'economia e potrebbe costare al nostro Paese 3 miliardi l'anno di  mancate esportazioni oltre oceano.Un danno enorme, ma anche una vera e propria beffa poiché il nostro Paese si è ritro vato ad essere penalizzato dai dazi Usa nonostante la disputa tra Boeing e Airbus, causa scatenante della guerra commerciale in atto tra le due sponde dell'Atlantico, sia essenzialmente un progetto franco-tedesco al quale si sono aggiunti Spagna e Gran Bretagna.I dazi imposti dagli Usa già a partire dallo scorso anno hanno però già colpito in particolare finora con un aggravio del 25% i formaggi, i salumi e le bevande alcoliche made in Italy diverse dal vino.

E' evidente - conclude Adinolfi - che ulteriori nuovi dazi avrebbero avuto un enorme peso sulla già complicata ripartenza post Covid -19 dell'economia italiana, per questo motivo mi auguro anche che già nei prossimi mesi la Commissione UE sia in grado di adottare una strategia per evitare l'adozione di una risposta 'tit-to-tat', che potrebbe dar luogo ad una disputa commerciale senza fine».