Le parole sentite, accorate, dell'Arcivescovo di Gaeta pronunciate recentemente nel corso della celebrazione eucaristica all'aperto della Madonna di Portosalvo hanno riportato l'attenzione sulla vicenda, davvero triste, dello stupendo veliero "Signora del Vento".

«Siamo un po' tutti dispiaciuti del fatto che quel bel simbolo del veliero non si veda più nel nostro orizzonte - ha detto monsignor Luigi Vari -. Siamo dispiaciuti perché era un'eccellenza nostra e chissà che non si trovino la creatività, l'intelligenza, la sapienza da parte delle autorità di governo, per restituire alla comunità questa bella realtà. Anche perché i soldi per la cultura non sono mai soldi sprecati, sono sempre soldi importanti». Dopo il disastro dello scorso 17 novembre causato dalle avverse condizioni meteomarine, con la conseguenza di seri danni alla prestigiosa nave scuola, la stessa continua a essere ormeggiata nel porto di Civitavecchia.

A commentare la situazione della "Signora del Vento", Maria Rosa Valente dirigente scolastico dell'Istituto Tecnico Nautico "Caboto": «L'ex ministro Lorenzo Fioramonti aveva capito l'importanza del progetto, pensate che noi andavamo a Roma quasi tutte le settimane. E come tutti ricorderanno abbiamo avuto anche un finanziamento. Dopodiché con il nuovo ministro si sono interrotti un po' tutti i rapporti. Poi l'emergenza Coronavirus. Bisogna dire che l'onorevole Trano aveva provato a far passare un emendamento, che poi è stato dichiarato inammissibile». Una situazione che comunque appare di difficile soluzione, quasi disperata con la preside che spiega di aver scritto finora e continuo a scrivere a tutti vertici dello stato e alle autorità regionali. L'Istituto Nautico ha effettuato un' indagine di mercato finalizzata a risistemare l'unità, ma la somma necessaria è maggiore dell' indennizzo stabilito dall'assicurazione.

«Da soli non possiamo farcela - ha evidenziato il dirigente scolastico -. Avevamo proposto un coinvolgimento ministero dell'Istruzione - Marina, e se insieme ci avessero assicurato il personale o una somma da destinare al personale, noi ci saremmo poi attivati per reperire attraverso degli sponsor gli altri fondi necessari. Ma la porta ci è stata chiusa. Una volta espletata la pratica dell'assicurazione, dispiace dirlo, il nostro veliero, unica nave scuola non militare in Italia e in Europa e fiore all'occhiello per l'alternanza scuola-lavoro degli Istituti Nautici, sarà venduto o demolito».