Troppe perdite per le aziende e per il territorio, va avanti il confronto per trovare soluzioni per le aziende che producono kiwi. Si è tenuta infatti venerdì pomeriggio, convocata dall'Assessore all'Agricoltura del Comune di Cisterna di Latina Vittorio Sambucci, la riunione dell'Osservatorio Permanente Tutela e Valorizzazione del Kiwi. Tema dell'incontro è stato la verifica delle superfici coltivate danneggiate dalla moria del kiwi e lo stato delle iniziative messe in atto dalla Regione Lazio a seguito dell'appello inoltrato il 29 agosto scorso. Alla riunione hanno preso parte i rappresentanti di Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Aspal, Fagrim delle maggiori organizzazioni dei produttori, delle amministrazioni comunali, oltre che di Cisterna di Latina, di Velletri, Aprilia e Sermoneta.Presente anche il consigliere regionale Giancarlo Righini mentre, assente per impegni, l'assessore regionale all'agricoltura Enrica Onorati ha confermato il suo pieno interessamento sulla questione.
Quali sono i dati oggi? L'Assessore Sambucci ha ribadito che la crisi in atto investe, a livello non solo locale ma anche regionale e nazionale, molti produttori agricoli e un vasto indotto, con conseguenti risvolti economici e sociali. Basti pensare che il kiwi è per la provincia pontina una risorsa economica primaria con 4 milioni di quintali di frutto prodotto per un volume d'affari che, l'anno passato, ha superato i 500 milioni di euro. La moria dell'apparato radicale interessa ormai dal 15 al 30% delle superfici ed è in forte crescita e purtroppo non giungono notizie confortanti dalla ricerca scientifica finora condotta nel nord d'Italia (Veneto, Piemonte, Emilia Romagna).
Nel corso dell'incontro è emersa la necessità di avviare al più presto un'azione di ricerca che coinvolga, insieme alla Regione, i primari istituti scientifici e veda la co-partecipazione delle imprese. E' altresì necessaria l'istituzionale di un "tavolo" di coordinamento nazionale e l'eliminazione delle distinzioni rigide tra PAC OCM e PSR. La problematica, inoltre, non si limita al solo kiwi ‘giallo' ma investe anche quello ‘verde', e la diffusione della ‘cimice asiatica' sta diventando importante anche per le coltivazioni laziali.