Dopo 77 anni rientra in Patria, seppur non esattamente nella sua città, la "Fanciulla con colomba". E' stata presentata ieri al pubblico, tornando a fare bella mostra di sé nelle sale del Museo nazionale romano alle Terme di Diocleziano, la statuetta bronzea rinvenuta nel 1903 nel corso dell'importante campagna di scavi condotta dal grande archeologo e uomo politico Luigi Pigorini a Norba.

Nella terrazza di un ampliamento del già imponente tempio di Giunone Lucina, la dea protettrice delle nascite, insieme a vari oggetti votivi fu rinvenuta la graziosa statuetta bronzea le cui successive sorti ne hanno accresciuto il fascino e la notorietà.
Infatti, nell'estate del 1943, mentre avanzava l'offensiva alleata con il suo carico di bombe aeree che minacciava di distruggere per sempre un patrimonio inestimabile, vari direttori dei musei mettevano al riparo alcuni tra i più preziosi reperti, tra cui la Fanciulla. Tuttavia, nella concitazione del momento, di questa si persero le tracce. Un lungo silenzio durato fino al 1967 quando riapparve in una foto pubblicata nel catalogo di una mostra negli Usa. Due anni più tardi, con l'istituzione del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, partì una fitta attività investigativa della Sezione Archeologia del Reparto Operativo, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, portando all'individuazione dell'opera nel museo di Schaffhausen (Svizzera) che l'aveva ricevuta in donazione da un importante industriale e collezionista svizzero.

La rogatoria internazionale ha infine permesso il rimpatrio della Fanciulla che il 10 giugno dello scorso anno ha tenuto una sorta di anteprima del suo debutto presso il palazzo del Quirinale nel corso della mostra "L'arte di salvare l'arte", realizzata per celebrare proprio i 50 anni del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Per celebrare il ritorno ufficiale alla fruizione pubblica del prestigioso reperto, erano presenti ieri nel Museo nazionale romano alle Terme di Diocleziano il direttore del Parco archeologico di Pompei nonché direttore generale dei Musei del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Massimo Osanna, il Comandante Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, generale Roberto Riccardi, il direttore della scuola specializzazione interuniversitaria Beni Archeologici delle Università Suor Orsola Benincasa e della Campania "Luigi Vanvitelli" nonché direttore del Museo civico archeologico Padre Annibale Gabriele Saggi, Stefania Quilici Gigli, il sindaco di Norma Gianfranco Tessitori con il vice sindaco Elisa Ricci e l'assessore Luca De Mei.

«E' un momento di grande emozione e soddisfazione - hanno commentato il sindaco Tessitori e il suo vice Ricci -. E' la conferma che il lavoro di squadra, la stretta collaborazione tra enti, istituzioni a tutti i livelli, alla fine premia. Ringrazio l'Arma dei Carabinieri, la Soprintendenza ai Beni Archeologici e tutti coloro che si sono adoperati per questo importante risultato che conferisce ulteriore prestigio a livello nazionale e internazionale al sito di Norba e ne attesta ulteriormente la sua rilevanza.
Finalmente la preziosa statuetta è tornata in Patria. Il nostro sogno ora è di poterla accogliere nella nostra casa, nel museo di Norma, se non proprio stabilmente almeno per una mostra temporanea».