Aveva rivendicato il suo diritto a giocare come tutti gli altri in quei parchi dove montagne russe, scivoli e attrazioni adrenaliniche danno il sapore della libertà e dello svago. Sofia, una bambina di dieci anni di Latina si è però scontrata due mesi fa con le regole del parco Rainbow MagicLand che imponevano, alle persone con la sindrome di down come lei, delle restrizioni su molte giostre e dei braccialetti segnaletici discriminatori. Dopo il video che aveva registrato lei stessa chiedendo di essere trattata come gli altri e la presa di posizione dell'AIPD Latina, questa è una storia a lieto fine perché da una criticità è nato qualcosa di bello: una intesa futura che potrà essere utile a tanti.

E' successo che Samantha Meini, presidente di AIPD Latina e mamma di Sofia, e Guido Zucchi, amministratore delegato di MagicLand, hanno sottoscritto una lettera di intenti finalizzata allo "sviluppo di un programma comune allo scopo di favorire l'inclusione di persone con esigenze speciali nei Parchi Divertimento e garantire un'esperienza di intrattenimento sempre più completa". Come fa sapere AIPD Latina con un comunicato stampa congiunto, MagicLand e AIPD Latina informano che l'accordo prevede "la pianificazione di corsi di aggiornamento professionali per gli operatori di MagicLand sulla gestione della comunicazione con persone con esigenze speciali a cura di Stefania Cerino, specialista in Psichiatria e coordinatrice scientifica del progetto Una giostra per tutti, nonché degli esperti dell'AIPD; il coinvolgimento dei membri dell'AIPD di Latina per un'attenta analisi di Customer Journey, allo scopo di comprendere al meglio le aspettative ed eventualmente migliorare la comunicazione del Parco e il livello di soddisfazione degli ospiti con esigenze speciali; la volontà dei due attori di essere un fronte comune verso le parti terze coinvolte in tema di fruibilità e sicurezza del Parco, con particolare riferimento all'istanza recentemente presentata da MagicLand alla Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo per la verifica di conformità delle limitazioni applicate all'utilizzo dell'attrazione Shock ai visitatori con esigenze speciali; la volontà di incrementare le occasioni di interazione costruttiva, nell'interesse generale, tra il Comune di Valmontone (nelle persone del Sindaco e della Delegata ai Servizi Sociali), il Parco e l'AIPD, mettendo a fattore comune l'intento di rendere il Parco totalmente fruibile, fatte salve le misure di sicurezza, anche per gli ospiti con esigenze speciali; lo sviluppo di attività di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul tema dell'inclusione».

Da Latina, dove vive con la sua famiglia, Sofia era andata a fine luglio al Parco Rainbow MagicLand a Valmontone con un'amichetta anche lei con sindrome di down per una giornata di svago, ma al momento di fare i biglietti gli operatori del parco avevano spiegato che c'erano giochi che per lei erano vietati, come andare sui tronchi galleggianti, o sulle montagne russe "baby", quelle che ama tanto perché il coraggio non le manca. Aveva visto l'operatrice di AIPD Latina discutere con gli operatori del parco e non arrendersi a questa limitazione, abituata a battersi per i diritti e l'inclusione e conoscendo bene la passione e le capacità di Sofia. Oggi questa collaborazione tra il parco e l'AIPD Latina dimostra che si può lavorare in sinergia con la giusta sensibilità e attenzione che casi come questi richiedono.