Sono circa cinquanta le ditte che hanno presentato l'offerta per partecipare al bando di gara per i lavori di messa in sicurezza del Monte Cucca, collina soggetta a crolli che si trova in località La Fiora a Terracina. Ieri mattina negli uffici del Comune è iniziata la procedura per il controllo della documentazione amministrativa, fase iniziale di apertura delle offerte che poi si concluderà con la selezione del vincitore.
Un passo nella procedura per l'affidamento degli interventi di realizzazione delle opere di difesa della caduta dei massi che hanno di fatto causato la chiusura, nel settembre del 2012, del tratto ferroviario che collega Terracina a Fossanova, oltre che diventare un rischio permanente per le strade e le abitazioni che insistono a valle. Il bando è stato pubblicato circa un mese fa, il termine per la presentazione delle offerte è scaduto lo scorso 15 settembre e, stando alle informazioni raccolte, hanno partecipato all'incirca 50 ditte.
Parliamo di un importo complessivo di circa 3 milioni di euro per gli interventi, che consisteranno nella realizzazione di barriere paramassi, anche detti "valli", dell'altezza di circa 7 metri, su un tratto che si estende per circa un chilometro. Si tratta di una delle opere pubbliche più importanti in termini finanziari, tra le più attese, per le possibili implicazioni che potrebbe avere sulla riapertura del tratto ferroviario chiuso proprio per via dei rischi. Il finanziamento in gran parte è arrivato dalla Regione Lazio, inserito nei fondi per la mitigazione del rischio idrogeologico. Il Comune ha poi aggiunto circa 900 mila euro dal bilancio comunale per un completamento.
Con l'affidamento della gara, potrà partire il cantiere, che nelle previsioni dovrebbe durare intorno ai 270 giorni, sufficienti a realizzare le barriere. Circa 60 mila metri cubi di cemento, da estrarre attraverso ben sei cave. I crolli sono continuati anche dopo il 2012 anche se per fortuna senza causare grossi danni, agevolati anche da incendi che hanno "liberato" la roccia dalla vegetazione, che fino a quel momento aveva avuto il compito di frenarla.