Per molti avvocati è diventato un rebus. Le nuove modalità di consegna degli atti giudiziari infatti stanno provocando diversi disagi. E' quello che scrive in una nota il commissario dell'Ordine degli Avvocati Giacomo Mignano. La lettera è inviata al sindaco di Latina Damiano Coletta e al comandante della polizia locale di Latina Francesco Passaretti.

«Per i destinatari di atti che risultano irreperibili infatti nel momento della notifica, rispetto a prima i plichi non vengono consegnati a mano ma soltanto dopo una prenotazione telefonica o telematica. Queste modalità oltre a rivelarsi complesse - sostengono gli avvocati - si sono rivelate insoddisfacenti, tenuto conto delle notevoli difficoltà che incontra l'utenza nell'interloquire con gli uffici e tenuto conto che non tutti i cittadini - si legge nella lettera - hanno una email e che ai numeri telefonici quando non sono occupati non risponde alcun operatore».

A tutto questo va aggiunto anche un altro elemento. «Ai pochi fortunati che riescono a formulare la relativa richiesta non consegue assolutamente un pronto riscontro. E' innegabile che un tale lacunoso e farraginoso sistema di consegna - ribadisce Mignano - mal si concilia con alcuni termini acceleratori previsti dai codici di rito e possono pregiudicare in maniera irreparabile i diritti dei cittadini che possono concretamente vedere compromessi i diritti per la scadenza dei termini perentori processuali». La situazione per le toghe è grave. «Chiediamo - concludono gli avvocati - un intervento risoluto che ripristini le precedenti modalità di consegna, quelle di adesso non sono infatti di un Paese civile».