«L'ordinanza della Regione Lazio tiene conto dell'incremento dei contagi che si sta rilevando progressivo, anche se oggi si è registrato un leggero decremento. Comunque il nodo principale è che ci sono situazioni di diffusione del virus che vanno controllate». Sono le parole del sindaco di Latina Damiano Coletta che ha commentato così le misure decise dall'ente della Pisana per arginare l'ascesa dei contagi nella nostra provincia.

«Era necessario dare una sterzata - ha sottolineato Coletta -. Noi avevamo già provato a darla anticipando sia la Regione che il Governo imponendo la mascherina sempre e in ogni luogo e la chiusura anticipata dei locali. Ora arriva questo pacchetto di provvedimenti restrittivi, della durata di due settimane, che vuole dare un ulteriore segnale e che speriamo porti a un'inversione di tendenza. La nostra provincia, il Comune di Latina, si erano dimostrati virtuosi, ma adesso stiamo risentendo delle conseguenze di quella che possiamo definire una "bolla turistica", soprattutto nel mese di agosto, perché è in quel periodo che si è innestato un meccanismo di diffusione dovuto ai tanti asintomatici che sono venuti a trascorrere le vacanze qui da noi. I provvedimenti restrittivi che sono stati presi in accordo con la Asl e con l'assessorato alla Sanità regionale dovranno trovare ora una sintesi politica per limitare l'impatto economico sul territorio. Mi spiace che c'è un settore che viene penalizzato più di altri, vale a dire quello dei pub, ma la sanità doveva per forza avere la priorità. Le limitazioni nella ristorazione sono state invece più attenuate. Adesso, ribadisco, sarà anche la politica a dover gestire questo momento sostenendo le istanze dei settori produttivi che potrebbero andare in difficoltà economica. Tutta la comunità - ha concluso Coletta - dovrà rispondere nel migliore dei modi perché questo ulteriore sacrificio porti ai frutti sperati. Non va dimenticato che il nodo resta sempre il distanziamento».