Spesso additati come causa di ritardi e disagi quotidiani, oggi i mezzi di trasporto pubblico (treni, metropolitana, autobus) sono per i cittadini anche la principale fonte di timore di contagio da Covid 19. Questo a giudicare dalle lamentele che arrivano dagli utenti, soprattutto sul fronte del trasporto pubblico locale, il contesto che è più sotto i riflettori in questi giorni a causa della riduzione di oltre 90 corse, del taglio di 14 mezzi di Csc, che ora saranno recuperati grazie a nuove soluzioni per renderli idonei al trasporto in tempi di Covid, e alle contestazioni dei sindacati.

Sono tanti i cittadini che protestano per i mezzi affollati, alcuni costretti a rimanere a piedi. E' accaduto anche ad una cittadina che ha inviato un esposto a Csc Mobilità: «Dovevo prendere un autobus delle 8:40 da Latina Scalo verso Latina, ho speso i soldi del biglietto e sono dovuta restare bloccata alla fermata senza prendere alcun mezzo a causa dell'affollamento del mezzo». La signora lamenta gli assembramenti a bordo e di aver perso un appuntamento importante e lo fa su una linea tra le più intasate quotidianamente, quella che collega la stazione ferroviaria con la città. Particolarmente proibitivi sono stati i tagli proprio sulle linee da e per la stazione ferroviaria: eliminate dieci corse della FS Express e ben sedici corse dalle autolinee per la stazione e diciotto dalle autolinee di latina per la stazione.
Il tema è di rilevanza nazionale perché molte Regioni hanno chiesto che gli studenti delle superiori svolgessero le lezioni in remoto proprio per diminuire il carico (e il rischio di contagio) sui trasporti pubblici. La Ministra Azzolina ha respinto la richiesta e i motivi della sua fermezza di sono da ascrivere ai focolai contenuti, ai protocolli che funzionano e al fatto che genitori e studenti vogliono frequentare in presenza come promesso dal governo nelle scorse settimane. Ma il nodo di un carico eccessivo e incontrollato, in tempi di distanziamento sociale, sul trasporto pubblico locale rimane. Sulla questione prende posizione anche la capogruppo del Partito Democratico Nicoletta Zuliani.

"I mezzi pubblici possono essere legittimamente "affollati" con l'80% della capienza pre-Covid perché la legge lo consente - scrive Zuliani - ovvero, hanno regole di misure di contenimento Covid completamente diverse da quelle che abbiamo nelle scuole, sui posti di lavoro, nei locali, all'aria aperta..."