Il turismo scolastico è fermo dal 23 febbraio scorso, data in cui sono state bloccate in Italia le gite d'istruzione e le altre uscite didattiche in Italia. Per i lavoratori del turismo education non c'è stata alcuna ripresa e nessuna riapertura. E adesso torna a farsi sentire l'Associazione Italiana Agenzie Turismo Scolastico (AIATS), che rappresenta le agenzie di viaggio specializzate nel turismo education e di recente entrata nell'Associazione Italiani di Distribuzione Turistica di Confindustria (AIDIT), per voce del vicepresidente Samuele Zerbini: «La crisi - spiega - interessa più di 1.000 agenzie in Italia, e produce un fatturato di circa 1 miliardo di euro, coinvolgendo 8.000 lavoratori diretti e 40.000 lavoratori se si considera tutta la filiera. Scoppiata la crisi, il governo ha scongiurato il fallimento del settore con voucher e cassa integrazione, ma questa seconda ondata lascia gli operatori totalmente smarriti».

In quali viaggi d'istruzione potranno essere spesi i voucher se addirittura le scuole superiori sono in didattica digitale integrata? Questo, di fatto, si chiede Zerbini: «Realisticamente, quali scuole organizzeranno uscite didattiche nel 2021? Nessuna. Per questo - conclude - chiediamo un intervento del governo a sostegno del settore, che negli anni ha assicurato a centinaia di migliaia di studenti esperienze didattiche e culturali indimenticabili e che rischia di scomparire del tutto».

Eppure, visto che la carenza di bus e autisti per il trasporto pubblico in orario scolastico si sta rivelando uno dei più seri problemi sul fronte del distanziamento sociale a causa di mezzi super affollati nessuno, a livello istituzionale, prende ancora in considerazione l'idea di ricorrere a veicoli e personale privato che sta a braccia conserte proprio per il blocco imposto alle gite e per il freno che si sta registrando per il settore turismo. Come noto, nei giorni scorsi è stato un tour operator di Maenza, Giulio Scognamiglio, a proporre, e a proporsi in prima persona, per unire i due settori, trasporto privato e scuola, rendendoli entrambi produttivi. Creare quindi linee funzionali alle attività scolastiche con i bus turistici fermi e al collasso economico per mancanza di attività. Utilizzare, insomma, le agenzie della prossimità scolastica per programmare linee scaglionate a intervalli di 15 minuti. «Ho in prima persona, e abbiamo fatto come categoria di tour operator - aveva spiegato al nostro giornale Scognamiglio -, spostato milioni di persone nel mondo con voli, navi e trasferimenti in condizioni di varia natura. E adesso possiamo metterci a disposizione per le comunità. Io per questo servizio mi offro gratuitamente».