Un lungo lavoro di concertazione iniziato con un incontro pubblico nel 2018, uno studio di 150 pagine tra relazioni e planimetrie, un primo passo con la consapevolezza che la strada è ancora lunga ma che le fondamenta sono state gettate per uno sviluppo ed una pianificazione che ridia slancio all'economia della marina e rimetta in testa i sogni di chi vuole destagionalizzare le strutture, vincoli urbanistici permettendo. Parliamo del Pua, il piano di utilizzazione dell'arenile che disciplina strutture commerciali e punti di ormeggio, approvato ieri a maggioranza nella commissione urbanistica presieduta da Celina Mattei. L'opposizione ha lasciato la seduta preferendo probabilmente aspettare di valutare il piano in consiglio comunale e, lamentando, ad inizio seduta di aver avuto poco tempo per visionare il lavoro finale.
La vecchia amministrazione non aveva provveduto a istruire la Vas, la valutazione ambientale strategica richiesta dalla Regione, cosa avvenuta con questa gestione e con un lavoro affidato al progettista Pacella che ieri ha spiegato come l'iter di approvazione in Regione e di confronto con i portatori di interesse sia ancora lungo. «Non è iter breve – ha detto il progettista - siamo in quella fase delicata in cui la nostra proposta di piano, una volta approvato in consiglio, sarà assoggettata ai pareri di tutti enti di governo del territorio». Pacella ha spiegato come il Pua abbia seguito le linee del Pua regionale e del regolamento numero 19 del 2016, e come abbia rispettato le direttive della normativa Bolkestein. «Il Comune ha inteso adottare scelta di tipo progettuale e politico per tutelare gli operatori balneari attuali nel rispetto della direttiva europea. L'impostazione che è stata data alla pianificazione è tutta basata sulla fruizione libera della spiaggia e di quella libera con servizi, abbiamo confermato le aree demaniali rilasciate ai privati e data solo la possibilità di qualche adeguamento, calcolati con percentuali minime che non vanno ad influire su rapporto chiesto dalla regione».
Le caratteristiche
Prevista la destagionalizzazione per le attività commerciali sul lungomare e saranno cinque le spiagge libere con servizi dedicate agli sport acquatici, tra cui due dedicate primariamente agli sport velici, due al kitesurf ed uno agli sport remieri, distribuiti tra il tratto A ed il tratto B; ci sarà l'arena dello sport, quella per eventi e concerti sulla spiaggia, la bau beach e un'area dedicata alla celebrazione dei matrimoni. L'accessibilità sarà garantita su tutto l'arenile, ma ci saranno quattro spiagge con servizi ed uno stabilimento balneare dedicato alla accessibilità ottimale dove attenzione sarà riservata anche alla accessibilità per le disabilità sensoriali. Altro importante obiettivo raggiunto è la previsione in adiacenza al canale Mascarello, di uno scivolo di alaggio pubblico e del POI, che garantirà la libera fruizione alla nautica e la ripresa di un indotto importante bloccato da anni. Per le ex spiagge libere attrezzate, previsto un adeguamento del fronte mare lineare per garantire un principio di equità e pari opportunità tra le concessioni esistenti; allo stesso modo è stata normata la possibilità, in caso di erosione certificata oltre il 30% della concessione iniziale, di accedere ad un ampliamento del fronte mare lineare stabilito dall'ufficio competente.