L'incubo discarica si riaffaccia sul quartiere La Gogna e sulla cittadinanza di Aprilia. In questi giorni infatti la società Paguro, controllata dalla Rida Ambiente, ha presentato istanza di Via (Valutazione di impatto ambientale) per realizzare nell'ex cava di via Savuto un deposito per i rifiuti interrati oltre 30 anni fa da ignoti e che saranno oggetto di bonifica. L'azienda si è proposta per trattare i rifiuti nel proprio impianto Tmb di via Valcamonica, per poi riportare il sovvallo in via Savuto dove intende costruire il deposito. Tutto ciò fa capire come l'intenzione della società sia partire dalla rimozione di quei rifiuti per ottenere una discarica di servizio per Rida Ambiente.

A svelare le intenzioni dell'azienda è il sindaco Antonio Terra, che già si sta attivando per bloccare il progetto. «Questo pomeriggio (ieri, ndr) sono stato informato dal dirigente dell'esistenza di questa proposta, che chiaramente ci trova nettamente contrari. Quello - afferma il primo cittadino - che ci preoccupa però è l'atteggiamento blando sull'argomento rifiuti da parte della Provincia e della Regione Lazio, non vorremo davvero trovarci davanti a uno spiacevole regalo». Lo stratagemma della società, che tra i primi avevamo individuato mettendo in guardia l'amministrazione dai rischi di questa operazione, appare evidente: ottenere tramite la bonifica dei rifiuti interrati la realizzazione di un deposito sul posto, un tassello per poi ottenere magari un allargamento ed aprire anche ai rifiuti provenienti da Aprilia e da altri Comuni.
Le incertezze della Provincia, ancora indecisa sul luogo dove realizzare la discarica, potrebbe fare il resto, convincendo la Regione a guardare in un'altra direzione. Proprio quello che non vuole il sindaco di Aprilia, che chiama a raccolta il mondo politico e striglia la Provincia per le lentezze burocratiche che hanno caratterizzato l'iter per individuare un sito per la discarica.