Mentre il Comune di Aprilia si prepara a fronteggiare il nuovo progetto di Paguro-Rida per realizzare la discarica a La Gogna emergono gli errori compiuti dall'amministrazione Terra nella gestione dell'iter sulla caratterizzazione del sito inquinato. Errori che rischiano di pesare sulla richiesta di Via avanzata società. Una critica che stavolta non arriva dall'opposizione ma dall'attuale assessore all'Ambiente Monica Laurenzi, che nella commissione di ieri – illustrando la strategia di difesa dell'ente – ha bollato come sbaglio la scelta del suo predecessore, che nel luglio 2019 accettò la proposta della Paguro di finanziare la caratterizzazione dei rifiuti interrati oltre 30 anni fa. Un'operazione propedeutica alla bonifica che oggi si manifesta con la richiesta di realizzazione di un deposito di rifiuti da 660 mila metri cubi: in pratica una discarica che, oltre ai rifiuti interrati trattati (secondo l'azienda 68 mila metri cubi) e rimossi dal terreno, dovrà contenere anche i sovvalli di tutti gli altri rifiuti che saranno necessari per finanziare l'opera. «Vi assicuro che accettare la caratterizzazione finanziata dalla Paguro è stato un errore, lo pensavo allora e lo penso ancora di più oggi» ha detto al termine del suo intervento l'assessore, un discorso nel quale non ha lesinato critiche alla Provincia di Latina. «Per contrastare questa discarica dobbiamo mettere in campo lo stesso livello di tenacia che la Paguro utilizza portare avanti i suoi progetti, perché i nostri sono interessi contrapposti: il nostro è che ad Aprilia non si chiuda il ciclo dei rifiuti. Chiedo perciò - ha detto Monica Laurenzi - il contributo della commissione per preparare tutte le osservazioni opportune a dire no al piano, così come in questa battaglia sarà fondamentale il contributo delle associazioni Ma soprattutto faccio un appello al presidente della Provincia di Latina e a tutti i sindaci del territorio pontino: da un anno e mezzo viene rimpallata questa vicenda sull'individuazione di un sito pubblico, adesso però basta: è tempo di decidere. La Regione ci chiede di scegliere un sito e finché non sarà individuato lasceremo una corsia preferenziale al privato».
Un atto di accusa a 360 gradi contro vari enti, anche se a destare scalpore è stata la critica all'amministrazione, soprattutto alla luce dei silenzi del sindaco Terra e dei consiglieri di maggioranza. Nessuno di loro è voluto tornare sull'argomento per confermare o controbattere quanto affermato dalla Laurenzi. A tornare sulle parole dell'assessore è stato invece il consigliere d'opposizione Davide Zingaretti, che ha sottolineato un'altra stranezza della commissione del luglio 2019 che ha dato il via libera alla caratterizzazione. «Ci sono vari elementi a cui appellarci per scongiurare questo progetto. Inoltre – spiega Zingaretti – va convocato un Consiglio comunale per esprimere una posizione netta e chiara, per non lasciare libera interpretazione come accaduto nella precedente commissione del 2019, dove l'autorizzazione alla caratterizzazione del privato venne messa in discussione, sia da maggioranza che dall'opposizione. In quell'occasione molti gruppi espresso un chiaro no, alla luce delle parole della Laurenzi sarebbe utile avere chiarimenti su quel verbale».
Mentre Terra ha sollecitato l'individuazione di una discarica pubblica. «Il coordinamento dei sindaci è in fase di stallo, qualche sindaco è dormiente mentre altri hanno altri problemi. C'è qualcosa che non quadra – spiega – e perciò siamo molto scettici, una soluzione potrebbe essere convocare un Consiglio provinciale per determinare delle scelte sul sito idoneo».