Entrare in possesso del censimento, delle consistenze e delle stime degli impianti sportivi per avviare finalmente quelle procedure ad evidenza pubblica che il mondo dello sport attende da tempo per dare certezza agli investimenti e al proprio futuro. Il Comune di Latina ha avviato, agli sgoccioli della consiliatura, le procedure per risistemare in via definitiva il suo patrimonio, costituito da 33 impianti tra palestre, tensostrutture e campi da calcio. Un primo step è contenuto nella determina 1874 del 2 novembre scorso del servizio di valorizzazione del Patrimonio a firma del dirigente Diego Vicaro. L'atto prevede una procedura per l'affidamento di servizi per stimare e verificare alcuni parametri di sei impianti sportivi comunali, che vanno dal rilievo delle consistenze alla relativa restituzione grafica, dalla verifica catastale alla relazione di stima e alla determinazione del canone (questo un punto dolente visto che la politica dei canoni da richiedere alee squadre è ferma da tempo), dalla verifica di legittimità urbanistica-edilizia a quella dei lavori e dei costi inerenti eventuali adeguamenti dell'impianto sportivo alla normativa vigente. Tutte procedure di studio che saranno attivate per sei impianti tra cui figura anche lo stadio comunale "Domenico Francioni" di Piazzale Prampolini. Le altre strutture sono il campo da calcio "ex Fulgorcavi" in via del Crocifisso a Borgo Piave; il campo da calcio presso la struttura aziendale Janssen-Jilag, la palestra dell'ex scuola in via Varsavia; l' impianto polifunzionale Palaceci via dei Mille e la pista di pattinaggio viale Michelangelo. Un passaggio, quello del censimento, delle consistenze e delle stime degli impianti sportivi, propedeutico all'attivazione di quelle procedure di gara tanto attese per l'assegnazione in concessione, alle Società sportive interessate, degli impianti sportivi dell'ente. Per selezionare una ditta il servizio valorizzazione del patrimonio si servirà dell'elenco degli operatori economici formatosi attraverso la Manifestazione d'interesse, attivando così una procedura di invito a presentare le offerte, applicando il criterio del minor prezzo. Un passaggio di cui si era parlato spesso nelle commissioni, come della necessità di stimare e mappare gli impianti esistenti, che arriva in calcio d'angolo a fine consiliatura cercando di dare continuità amministrativa ad un percorso lento e faticoso iniziato con il regolamento delle palestre e degli impianti sportivi.
Attualmente il settore è completamente fermo vivendo di problemi decennali e strutture non regolarizzate già ante Covid. Di recente le società sportive e gli istruttori aderenti all'Osservatorio per lo Sport e il Turismo Sportivo della provincia di Latina hanno protestato in piazza per dimostrare il proprio disappunto sulla decisione, da parte del Governo, di chiudere nuovamente palestre, piscine e centri sportivi nonostante in questi luoghi i contagi siano stati, finora, pari allo zero. E' una delle molte facce di questo mondo attorno al quale ruotano nel mondo oltre 1 milione di operatori: atleti, associazioni, società sportive, enti di promozione nonché soggetti che gestiscono stadi, impianti sportivi, palestre, club e strutture per danza, fitness e culturismo, centri sportivi, piscine e centri natatori. A Latina il nodo resta quello dei bandi pubblici, più volte invocati in questi anni da club e associazioni sportive dilettantistiche e che dovevano essere pubblicati entro dicembre 2018. Ma l'importante è cominciare.