"La scarsa chiarezza che ruota intorno al futuro della Roma-Latina e, più in generale, del progetto delle autostrade pontine è surreale e continuerà a non offrire alcuna soluzione concreta a questo territorio né porterà alla realizzazione dell'opera". Così il presidente di Ance Latina Pierantonio Palluzzi interviene dopo le recenti e numerose notizie di stampa che parlano dell'ennesima revisione del progetto e delle continue polemiche che lo riguardano e che alimentano ormai da anni lo scontro politico a livello regionale e nazionale.

"In un momento come questo – spiega il presidente di Ance Latina – ci saremmo aspettati una linea di condotta trasparente e senza esitazioni. Esiste una gara, esiste un percorso già tracciato, ci sono le condizioni per avviare l'opera, ci sono i fondi e invece la politica, le Istituzioni che dovrebbero affrontare l'argomento senza esitazioni prendendo semplicemente delle decisioni concrete, continuano a discutere di niente. A distanza di anni – prosegue il presidente di Ance Latina - assistiamo ad un dibattito surreale intorno ad un tracciato che era già stato deciso e su cui era stato avviato un iter arrivato praticamente a conclusione con l'unico risultato che oggi qualcuno si è seduto ancora una volta intorno ad un tavolo per rimettere tutto in discussione. Diciamolo chiaramente: la Regione Lazio ha il dovere di dare una prospettiva alla realizzazione di questa importante infrastruttura per il nostro territorio, il Ministero ha il dovere di dare una possibilità a questa provincia affinché possa affrancarsi da anni di immobilismo e da un isolamento che è costato e continua a costare migliaia di posti di lavoro e a ridimensionare aspettative e prospettive di sviluppo. Ci siamo trovati per anni, per decenni, a parlare dei problemi della Pontina, dei costi di gestione, della pericolosità, oggi abbiamo una soluzione a portata di mano: servono decisioni. La classe politica che governa anzitutto la Regione Lazio – sottolinea Palluzzi - deve assumersi la responsabilità di decidere e di farlo senza le perenni incertezze di cui non possiamo più sostenere costi e conseguenze economiche. Continuare a navigare a vista solo per assecondare un dibattito politico sterile ed ideologico senza che questo tenga conto delle istanze dei territori, delle categorie produttive che su questo tema ormai non sanno più con chi confrontarsi, non aiuterà la ripresa dello sviluppo che attendiamo da anni e le cui prospettive sono state affossate con forza dalla pandemia. Poche settimane fa – conclude il presidente di Ance Latina - sono state pubblicate in Gazzetta ufficiale le delibere del Cipe, a firma del presidente del consiglio Giuseppe Conte, con le quali si conferma l'opera nella sua interezza e si impone ad Autostrade del Lazio di riprendere le procedure di gara, cosa che porterebbe ad un'aggiudicazione in pochi mesi. Un eventuale ripensamento ci farebbe perdere anni, molto probabilmente ci farebbe perdere l'intera opera".

Non poteva non sollevare un vespaio di polemiche la revisione progettuale dell'Autostrada Roma-Latina. La pubblicazione ieri su Latina Oggi dei contenuti del project review effettuato dai tecnici del ministero delle Infrastrutture ha acceso il campanello d'allarme in quanti, sul territorio, difendono da sempre la realizzazione dell'autostrada. Il lavoro è stato ultimato e sarà presto discusso da un tavolo di lavoro tra ministero e Regione Lazio. Ma la strada appare tracciata dal momento che la soluzione indicata, secondo alcuni esponenti della maggioranza, rappresenta la sintesi migliore tra le posizioni di Pd e Movimento 5 Stelle rispetto all'infrastruttura.

I tagli al progetto originario
I tecnici che hanno lavorato alle modifiche avevano indicato la necessità di inserire o meno, per abbassare il costo complessivo del progetto di finanza, la Bretella Cisterna-Valmontone. Sono stati prodotti vari scenari ma a quanto pare l'ultimo, quello che vi presentiamo, prevede la realizzazione della Bretella, escludendo altre opere considerate sacrificabili sull'altare dell'abbassamento dei costi. Infatti, dai 2,7 miliardi di euro del precedente progetto, questa revisione abbassa il costo complessivo a 2 miliardi di euro, che in parte saranno coperti con fonti pubblici e in parte entreranno nel progetto di finanza e saranno recuperato da chi avrà la gestione col pedaggio. Il costo di quest'ultimo, attraverso i tagli, dovrebbe essere sensibilmente ridotto.
I tratti stralciati sono i seguenti: il collegamento con l'autostrada A12-Tor De Cenci; via Apriliana; via di Foce Verde; Tangenziale di Latina; Sr Ariana; Tangenziale di Labico. Inoltre l'idea è quella di dividere in due il progetto con due gare d'appalto differenti. E non si comprende se la Bretella con l'A1 rimane o meno nelle previsioni.

Un coro di no alla revisione del progetto originario
Da Fratelli d'Italia alla Lega passando per Italia Viva, il no alla revisione progettuale sembra mettere d'accordo un po' tutti gli schieramenti politici. La sensazione che questa eventuale revisione sia una questione politica all'interno della maggioranza che guida il Governo nazionale è abbastanza diffusa. Ma è altrettanto evidente che la classe dirigente del territorio non ci sta a pagare le difficoltà della maggioranza rosso-gialla, rischiando di vedersi svuotata di senso la più importante opera strategica del territorio.

Il senatore di Fratelli d'Italia Nicola Calandrini dice che «i cittadini e le imprese interessate dalla Roma-Latina meritano chiarezza. Solleciterò immediatamente la Commissione Trasporti del Senato affinché sia presente al più presto un rappresentante del Governo per rispondere alla mia interrogazione sul tema». E invita il sindaco di Latina Damiano Coletta «a guidare una delegazione di sindaci del territorio per chiedere lumi al ministro delle Infrastrutture».

Il capogruppo regionale della Lega Angelo Tripodi attende risposte da una interrogazione sul tema dell'Autostrada presentata nei giorni scorsi proprio in relazione all'ipotesi di revisione progettuale e alla nomina di un commissario straordinario. Stesso tipo di interrogazione che alla Camera hanno depositato i deputati Claudio Durigon e Francesco Zicchieri.

Da Italia Viva, sede di Aprilia, arriva il no ad ogni cambiamento del consigliere comunale Vincenzo Giovannini. «Non è assolutamente accettabile un cambio del progetto. Questa opera è strategica proprio perché garantisce il collegamento autostradale all'A14 e all'A1 della provincia di Latina. Le modifiche snaturano il progetto. Inoltre le opere a compensazione erano state pretese dai Comuni. Eliminarle rappresenterebbe un intollerabile smacco».

di: Tonj Ortoleva