Sarebbe "altamente efficace" nella prevenzione della malattia, così come spiegato dai ricercatori a margine dei test clinici preliminari condotti in Regno Unito e Brasile, il vaccino contro il Covid-19 prodotto da AstraZeneca e sviluppato dall'Università di Oxford e dalla Irbm di Pomezia.
A renderlo noto, tramite il Corriere.it, è la stessa società, che spiega come il vaccino funzioni con una protezione del 70%, inferiore quindi ai risultati raggiunti da Pfizer e Moderna che superano il 90%. Eppure, l'efficacia sembra variare (in positivo) a seconda dei dosaggi, senza contare che il vaccino di AstraZeneca risulti essere più economico, più facile da conservare e potrà raggiungere più facilmente ogni parte del mondo.
Nel dettaglio, a seguito della sperimentazione su 20mila volontari tra Regno Unito e Brasile. Quando ai volontari sono state somministrate due dosi intere, la protezione è stata del 62%, mentre una mezza dose seguita da una dose intera dopo un mese ha portato a una protezione del 90%. Per questo, l'analisi combinata dei due dosaggi ha portato all'efficacia media del 70%.