Ben 322 denunce a piede libero, 21 delle quali per maltrattamenti in famiglia e 89 arresti per reati quali atti persecutori, violenza sessuale e lesioni personali. Di questi 89 arresti, 26 sono stati eseguiti per maltrattamenti in famiglia. Sono questi i numeri rivelati dalla Questura di Latina in concomitanza con la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, in merito agli arresti e alle denunce in provincia di Latina dal 1 gennaio al 23 novembre 2020.
Si tratta di numeri, sicuramente insufficienti per descrivere il dramma vissuto da ognuna delle vittime, ma necessari per fotografare la dimensione del fenomeno nel territorio.
L'escalation di operazioni della polizia delle ultime settimane proprio per reprimere i reati di genere ne sono una testimonianza. Ma come riconosciuto dalla stessa Questura, la repressione dei reati non è l'unico modo per frenare il fenomeno. Al contrario, per un cambio di rotta radicale serve la prevenzione.
Ed è qui che si inserisce il progetto "Questo non è Amore", iniziativa che nel corso dell'anno ha visto tutte le articolazioni della Questura di Latina dare il massimo impulso al contrasto dei reati di genere. Un'attività che già da tempo vede gli agenti impegnati nelle scuole, e che ora si traduce anche in una task force specializzata.
Infatti, in seno alla Squadra Mobile è stata istituita una sezione dedicata al contrasto ai reati contro le fasce deboli, una squadra composta da poliziotte e poliziotti specializzati nella trattazione dei reati contro la persona, in particolar modo quelli commessi contro donne e bambini consumati all'interno delle mura domestiche o in ambito famigliare. Reati che, tra gennaio e settembre 2020 in provincia di Latina, si sono suddivisi in 182 atti persecutori (contro i 205 del 2019), 255 maltrattamenti in famiglia (contro i 275 del 2019) e 33 violenze sessuali (una in più rispetto allo scorso anno).
Inoltre, il Questore ha disposto otto ammonimenti (a fronte dei 5 del 2019) da gennaio ad oggi. Anche in questo caso, si tratta di una misura di prevenzione personale, con lo scopo di garantire alla vittima una tutela rapida ed anticipata rispetto al procedimento penale. In sostanza, lo stalker o maltrattante deve astenersi da commettere ulteriori atti di molestia o violenza domestica. Ma non è tutto: il maltrattante può essere ammonito non soltanto su istanza della vittima o di un testimone, ma anche su iniziativa delle Forze di Polizia. Naturalmente, i reati eventualmente commessi dopo l'ammonimento sono perseguiti anche senza querela della parte offesa.
Infine, il tragico capitolo sul femminicidio. A fronte dei 5 omicidi registrati da inizio anno in provincia di Latina, uno è riconducibile a violenza di genere. Si tratta della tragedia consumata il 17 luglio scorso ad Aprilia, quando un 48enne ha ucciso a colpi di pistola la moglie, per poi togliersi la vita con la stessa arma.