Ci hanno lavorato parecchio, e alla fine la soluzione pare l'abbiano trovata. A Monte San Biagio le antenne presto potranno essere delocalizzate in un'area in cui non insistono abitazioni. Un'area non urbana. E questo, grazie al permesso di costruire rilasciato a una società di telefonia, la Italian Broadcasting Company srl, autorizzata a realizzare una stazione radio base in località Castello ma in una zona staccata dalle case, raggiungibile grazie a uno «stradello» chiamato anche «pista forestale», la cui sistemazione consentirà di raggiungere agevolmente il luogo, sia per i lavori, sia per interventi successivi sugli impianti.
La questione delle antenne, con relativi timori sulle emissioni elettromagnetiche e gli effetti sulla salute, da anni tiene banco tra i cittadini di Monte San Biagio, ma in generale in tutti i Comuni.
La prossimità con le abitazioni di questi impianti di telefonia mette in allarme la popolazione, e questo nonostante tutto sia fatto in linea con i limiti imposti dall'Arpa e via dicendo. La legge nazionale in materia non pone particolari limitazioni alle società di telefonia, che devono fornire un servizio considerato primario e dunque indispensabile. Le autorizzazioni, insomma, non si possono negare. Per questo il Comune di Monte San Biagio si è trovato negli anni a dover contemperare le due esigenze.
Da un lato rassicurare i cittadini, dall'altro dare il via libera alle società. Il vicesindaco Arcangelo Di Cola ricorda al telefono che è da circa 20 anni che si trascina la materia, e da almeno tre che si susseguono le conferenze di servizi per trovare una soluzione. Ecco perché oggi si dice ottimista sulla soluzione trovata. «Questo permesso a costruire ci consentirà di delocalizzare le antenne che si trovano nel centro storico, sia riguardo la telefonia mobile che la Rai, e posizionarle in una stazione base fuori dal centro abitato - spiega Di Cola -. Un'operazione durata tre anni, con passaggi e conferenze di servizi con la Regione e va a risolvere un problema che almeno 20 anni affliggeva i residenti della zona Castello. Ora verranno posizionate in una zona dove non ci sono abitazioni, e non è una zona urbana. Un intervento che volevamo a tutti i costi, speriamo che nel giro di un anno l'operazione di realizzazione della stazione radio base e di delocalizzazione possa chiudersi. »