L'impegno più grande in questo momento storico così difficile e drammatico è quello di raccogliere più fondi possibili per non far mancare ai malati ematologici le cure e ogni attenzione necessaria per una vita decorosa e serena. "Ogni malato di leucemia ha la sua buona stella" sottolineano dall'Ail. E' una frase che racchiude tutto. Da oggi fino all'otto dicembre c'è modo e tempo per acquistare una stella di Natale piena di significati, si può andare in piazza del popolo, al Centro Morbella ad esempio o in altri punti della città per dare un prezioso contributo. Assistenza domiciliare e attività propedeutiche attraverso un sistema di qualità certificato per i trapianti, sono le due strade su cui si muove l'Ail di Latina.
L'anno che sta per chiudersi è stato molto duro, a partire dalla scomparsa di una donna simbolo all'interno dell'associazione. La morte per Covid della presidente Caterina Allemand ha gettato nello sconforto soci, volontari e sostenitori da sempre legati ad una persona di primo piano che ha lasciato un segno profondo sotto il profilo umano. L'associazione ha cercato di superare una fase così drammatica e ha proseguito nel sostenere ogni iniziativa per cercare di aiutare i malati ematologici. E' stato costituito il nuovo consiglio di amministrazione e la scelta nella veste di presidente è ricaduta su Paolo Forzan, già storico membro del vecchio consiglio di amministrazione e che sta adeguando l'associazione.
C'è da sottolineare e ricordare il forte sostegno da parte dell'Ail di Latina alla Uoc di Ematologia con Trapianto del Goretti durante la collaborazione di più di 20 anni. L'elenco è lungo. Tra gli interventi più importanti: nel 2005 la donazione di 190mila euro per la ristrutturazione del Dh oncoematologico, nel 2006 la donazione di ben 50mila euro per l'adeguamento strutturale del laboratorio delle cellule staminali, oltre all'informatizzazione degli ambulatori, reparto Dh e la partecipazione alla ristrutturazione del nuovo reparto ematologico con una spesa di circa 120mila euro. L'impegno è imponente: l'Ail ha attivato nel 2011 e finanzia tuttora l'assistenza domiciliare con 2 medici e un'infermiera e negli anni inoltre l'Ail ha donato arredi e macchinari per un importo di 40mila euro oltre alla donazione annuale di 55mila euro a sostegno della Certificazione Jacie e della retribuzione di un biologo del Laboratorio di processazione delle cellule staminali. L'impegno è senza sosta e si rinnova ogni giorno.