Le mura poligonali di Cori candidate ad entrare nel patrimonio Unesco. Il Comune infatti ha deciso di aderire alla procedura per farle inserire in un circuito di città di sei regioni dell'Italia centrale, promossa dai comuni di Alatri (Frosinone), Amelia (Terni), Orbetello (Grosseto), Massa d'Albe – Alba Fucens (L'Aquila), Pietrabbondante (Isernia), San Pietro Infine (Caserta). La Giunta municipale - si legge nella nota dell'amministrazione guidata dal sindaco De Lillis - ha infatti deliberato di accettare, in via preliminare, l'adesione del Comune di CORI all'inserimento nella Lista propositiva italiana del Patrimonio Culturale Mondiale dell'Unesco – Tentative List Nazionale, finalizzata alla formale costituzione di un'apposita Associazione temporanea di scopo.
«Il patrimonio culturale e naturale rappresenta il punto di riferimento, il modello, l'identità dei popoli e costituisce l'eredità del passato da trasmettere alle generazioni future - afferma il primo cittadino -. Riteniamo che l'inserimento nella Lista propositiva italiana del Patrimonio Culturale Mondiale dell'Unesco vada incontro alle aspettative di questo Ente con una maggior consapevolezza del valore dei beni insiti nel territorio comunale con un incremento anche turistico nel medio e lungo periodo».
I siti ricompresi nella "Lista del patrimonio mondiale" che si trovano sul territorio dei Paesi aderenti, senza nulla togliere alla sovranità nazionale e al diritto di proprietà , costituiscono un patrimonio «alla cui salvaguardia l'intera comunità internazionale è tenuta a partecipare».
Cori quindi si appresta a proseguire sulla strada già tracciata da alcune delle altre amministrazioni citate per tutelare e promuovere la salvaguardia delle imponenti e millenarie mura in opera poligonale, un valore inestimabile da tutelare e preservare. In Comune infatti, ritengono che la candidatura rappresenti un'importante occasione di valorizzazione del patrimonio archeologico e paesaggistico, nonché un'opportunità di sviluppo turistico e culturale.