L'offerta presentata dalla Coseco Industrie srl per l'appalto da 9,2 milioni di euro riferito alla fornitura di nuovi automezzi per Abc era difforme dalle caratteristiche indispensabili richieste dal bando di gara.
E' il motivo per il quale il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso principale della Ost srl che si basava appunto sulla «difformità dell'offerta dell'aggiudicataria rispetto ai requisiti minimi prescritti dalla stazione appaltante sotto pena di esclusione».
Larga parte del contenzioso appena concluso ruotava attorno ad un requisito specifico degli automezzi, quello del sistema frenante, importantissimo sotto il profilo della sicurezza, e nel corso della gara la società Abc aveva anche pubblicato dei chiarimenti, con una nota del il 17 dicembre 2019, la quale, però, è stata ritenuta dai giudici amministrativi una conferma e dunque ha a sua volta contribuito all'esito della valutazione giudiziaria.
«In definitiva, il motivo di ricorso è fondato - si legge nella sentenza pubblicata ieri - perché la valutazione e la decisione sulla richiesta di un determinato tipo di sistema frenante e di freno di stazionamento spetta esclusivamente alla stazione appaltante in sede di definizione dei contenuti della legge di gara, sì che essendo in tale occasione state prescritte, a pena di esclusione, determinate soluzioni tecniche, è a quest'ultime che i concorrenti (e la stessa Amministrazione) debbono rigorosamente attenersi, il che non è avvenuto per l'offerta dell'aggiudicataria».
Gli atti impugnati sono stati dunque annullati, ossia la determina del novembre 2019 con cui veniva autorizzata la società Abc all'affidamento del contratto di fornitura di mezzi per la raccolta dei rifiuti solidi urbani.