Si è svolta questa mattina la Conferenza permanente della Pubblica Istruzione della Regione Lazio sul dimensionamento, composta dai rappresentanti delle Province, dei Comuni capoluoghi, dall'Anci Lazio e dai rappresentanti sindacali di tutte le categorie di lavoratori della scuola.

In avvio dei lavori l'Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Latina Gianmarco Proietti ha manifestato i suoi dubbi sui fondamenti del ragionamento che accompagna i criteri del dimensionamento attuale, gli stessi dello scorso anno.

«Oggi la pandemia – ha dichiarato l'Assessore Proietti – al di là dell'emergenza, ha indubbiamente messo in crisi il modo attuale di fare scuola. Se pensiamo che quando l'emergenza sarà rientrata si dovrà tornare alla stessa scuola di febbraio 2020, non saremo stati, come comunità scolastica, in grado di comprendere e di imparare dall'esperienza vissuta. Sarebbe stato saggio organizzare una scuola ‘a prova di pandemia', con uno studio attento degli orari estesi anche al pomeriggio, con l'investimento per le piccole scuole. Parlare di dimensionamento scolastico come se la pandemia non ci fosse stata, rimette la scuola fondamentalmente in pericolo. È necessario che l'Ufficio Scolastico Regionale, in accordo con il Ministero dell'Istruzione, insieme a Regione, Comuni e rappresentanti di categoria, abbia il coraggio di promuovere la costruzione di una scuola differente e pronta in modo preventivo a gestire anche situazioni di emergenza».

Citando l'intervento dell'Assessore Proietti, l'Assessore regionale Claudio Di Berardino si è impegnato per l'attivazione di un percorso condiviso per la modifica delle linee guida regionali sul dimensionamento, al fine di rispondere alle nuove esigenze della scuola. L'assemblea ha quindi approvato le proposte avanzate dalla Provincia di Latina, precedentemente raccolte presso i Comuni e vagliate dall'Ufficio Scolastico Regionale.