Entra finalmente nel vivo la fase operativa del restauro delle sculture di Ulderico Conti, "La madre rurale" e "La madre" situate di fronte al Palazzo M, oggi sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza. In questi giorni è stato allestito il cantiere e proprio l'avvio dei lavori dovrebbe essere inaugurato il 23 dicembre. Il restauro, secondo la relazione redatta dall'archeologa e restauratrice Pina Naitana che fu presentata in una conferenza a ottobre dall'assessore alla cultura Silvio Di Francia, dovrà prevedere più fasi, dalla prima che riguarda uno studio di tipo chimico per individuare il tipo di muffe e alghe presenti sul marmo, a una seconda finalizzata al lavaggio con tutte le attenzioni tecniche fondamentali, alla terza tesa al consolidamento onde evitare pericoli di microlesioni.

Infine sarà possibile inserire quel pezzo mancante a "La madre rurale", l'arto marmoreo scoperto anni fa da Domenico Zerella a pochi passi dal cimitero di Latina, e conservato dalla Guardia di Finanza. I tempi per il restauro si prospettano brevi, secondo quanto aveva assicurato dal Comune. Esprime soddisfazione per l'avvio di questo passaggio atteso da tempo Maurizio Guercio, promotore di quel Comitato "Salviamo le statue" nato quando il progetto del restauro è finito nel catalogo dell'Art bonus.

«Siamo felici di questo avvio dei lavori, avevamo sollecitato il Comune a suo tempo per richiamarli al loro impegno sulla loro quota parte e dopo che c'è stata l'unanimità in consiglio comunale per raggiungere la quota necessaria di 28mila euro abbiamo sollecitato alla conclusione dell'iter per il restauro effettivo delle statue, poi nell'ultimo incontro ci siamo chiariti».

L'Amministrazione aveva ragguagliato sull'iter progettuale dell'Art Bonus ed era stato anche spiegato che l'elenco delle donazioni sarebbe stato pubblicato sul sito del Mibact. Guercio spiega anche che avendo raccolto più soldi del previsto sono stati destinati anche 1300 euro per rimettete a nuovo la Dafne, la scultura che sta all'interno dei giardini del palazzo comunale. Con altri fondi poi, una volta terminato il restauro nel giardino di Palazzo M, il comitato darà il via al progetto delle statue parlanti, ovvero il servizio con Barcode che permette, avvicinando il telefono al codice a barre di ascoltare la storia della statua.