I sindacati non si fidano molto del futuro a medio termine della vicenda Corden Pharma ed esprimono i dubbi in una lunga lettera ai due commissari giudiziali.
«Mentre tutti esprimono soddisfazione per il risultato del voto positivo dei creditori alla proposta concordataria di Corden Pharma, noi al contempo siamo alquanto preoccupati. - sottolineano nella nota Cgil, Cisl e Uil - Sappiamo bene che, salvo imprevisti dell'ultima ora, a primavera arriverà il decreto di omologa e l'imprenditore potrà poi compiere qualunque atto senza che vi sia bisogno di alcuna autorizzazione. Il piano industriale parla di ulteriori cento licenziamenti da effettuarsi prima della prossima estate. I sindacati non rinunceranno a combattere poiché dal nostro punto di vista non è così che si compie il rilancio della società. Negli ultimi due anni giù 100 lavoratori hanno lasciato l'azienda e attendono ancora il pagamento degli incentivi all'esodo previsti dagli accordi mentre i consulenti dell'azienda hanno già intascato i loro compensi».
Ci sono anche altri nodi sollevati dai sindacati, per esempio la singolare scelta di vendere l'intero pacchetto azionario ad una società estera appena un mese dopo aver chiesto l'accesso alla procedura di concordato sui debiti.