La situazione degli edifici della cultura della città come teatro e biblioteca Manuzio, chiusi per lavori di messa in sicurezza, sembra sempre più stagnante e ancorata al blocco di quella sicurezza che da garanzia sta diventando un limite invalicabile. E se nel caso della biblioteca il Comune si è attivato da poco per risolvere il problema della certificazione antincendio, con il teatro siamo a quattro anni di attesa con annunci di riaperture a corrente alternata, una stagione partita due anni fa e bloccata dopo due mesi, e un cantiere sempre aperto in via Carlo Alberto con una valanga di nuove prescrizioni sulle Scie antincendio (prima 30, poi 45, poi 25) presentate in due anni. L'ultimo stop risale a sei mesi fa quando il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco ha inoltrato al Comune di Latina una serie di inosservanze, in tutto 25, per la maggior parte relative a documentazioni, che non permettevano di considerare il teatro sicuro e agibile.

Ora però qualche spiraglio di risolvere la situazione più in fretta c'è e si evince dalla determina 2353 del servizio Decoro, firmata dalla dirigente Ajuso. Dall'atto si apprende che a seguito dell'annullamento della Scia e della richiesta di un nuovo progetto per l'adeguamento delle inosservanze evidenziate dai vigili, il Comune ha scelto di avvalersi dell'istituto della deroga che consente di sanare situazioni non altrimenti risolvibili prevedendo misure tecniche alternative in grado di garantire un livello di sicurezza equivalente a quello richiesto dai vigili del fuoco. Un provvedimento che si rende necessario - si legge nell'atto - «accertata la presenza di taluni vincoli strutturali ed architettonici all'interno del Teatro D'annunzio che non consentono di rispettare più punti delle disposizioni antincendio vigenti».